Economia

"Dalle nozze Fca-Psa un forte impulso alla filiera"

Porsche Consulting: «Nasceranno opportunità, ma bisogna essere pronti»

"Dalle nozze Fca-Psa un forte impulso alla filiera"

«Se si guarda a una classifica europea, la filiera automotive italiana non è messa male. Resta da vedere quali ricadute a valle avrà, in futuro, la fusione tra Fca e Groupe Psa. Recuperare efficienza sarà importante».

Giovanni Notarnicola, associate partner di Porsche Consulting, società che supporta le aziende clienti a generare risultati concreti, passa in rassegna i problemi che affliggono le Pmi della filiera automotive del Paese e spiega la ricetta per rendere competitive quelle che segnano il passo. Le nozze Fca-Psa, in proposito, contribuiranno ad accelerare ancora di più i cambiamenti in corso. Per la filiera ci saranno nuove opportunità, ma dovrà essere pronta all'appuntamento.

«Ci sono circa 2mila imprese che lavorano in questa filiera - osserva il manager - soprattutto nel campo della meccanica. Punto centrale è saper gestire l'innovazione. I fornitori devono essere in grado di individuare costantemente nuove fonti di redditività e leve per la crescita. È la conditio sine qua non per procedere nel percorso e affrontare il futuro».

Su connettività, elettrificazione delle gamme e guida autonoma ruota il domani del settore, e per la filiera restare indietro significa scomparire. Fondamentale, a questo punto, è formare il personale allo scopo di sviluppare nuove competenze in direzione di una maggiore competitività e vicinanza al cliente. Ma in quanto tempo un'azienda riesce a trovare il proprio modello di business e, a quel punto, mettersi al sicuro? «In un mese - risponde Notarnicola - si riesce a comprendere la minaccia incombente e si prende consapevolezza dei trend in atto. La mobilità dev'essere considerata un vero ecosistema, quel qualcosa che pone al centro non l'auto, ma il cliente».

Porsche Consulting mira a favorire questa evoluzione nella filiera, mettendo l'azienda cliente nella condizione di continuare da sola. «Proponiamo all'impresa un'ipotesi di evoluzione - spiega Notarnicola - e per raggiungere l'obiettivo facciamo leva sulle risorse interne dell'impresa che ha chiesto aiuto, lasciando alla stessa la direzione delle operazioni. Insegniamo a gestire l'errore e portiamo i dirigenti a divenire i leader della trasformazione al fine di condurre in modo attivo il cambiamento verso l'innovazione».

Spingere al massimo il potenziale interno di innovazione è la chiave per trovare, da parte della filiera automotive, il successo nell'era dell'elettrificazione, della connettività e della digitalizzazione.

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