Dazi, le merci già in calo. E Bessent attacca la Cina

Il negoziato con Pechino resta in alto mare. Il Tesoro Usa: "Spetta a loro il primo passo"

Dazi, le merci già in calo. E Bessent attacca la Cina
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Nei porti americani stanno arrivando sempre meno navi cargo. Si tratta dei primi effetti della guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina. Secondo il Financial Times, i gruppi di logistica hanno comunicato un drastico calo delle prenotazioni di container in arrivo negli Stati Uniti dopo l'introduzione dei super dazi al 145% sulle importazioni cinesi. Il porto di Los Angeles, principale via d'ingresso per le merci del Dragone, prevede che gli arrivi programmati nella settimana che inizia il 4 maggio saranno inferiori di un terzo rispetto all'anno precedente. Stesso calo è atteso nel trasporto aereo. Secondo gli ultimi dati disponibili del servizio di tracciamento dei container Vizion, a metà aprile le prenotazioni di container standard dalla Cina agli Stati Uniti erano inferiori del 45% rispetto all'anno precedente.

Nonostante questo, i mercati azionari alternano momenti di ottimismo (in Europa, il Ftse Mib ha chiuso positivo a +0,31%) a momenti di negatività (ieri sera, intorno alle 20 italiane, Wall Street perdeva con l'S&P 500 lo 0,90% dopo una prima seduta in positivo). Al di là della retorica delle parti in causa, entrambi i Paesi sembrano orientati a dialogare. «Credo che spetti alla Cina allentare la tensione, perché ci vendono cinque volte di più di quanto vendiamo noi a loro, e quindi queste tariffe del 120%, 145% sono insostenibili», ha detto Scott Bessent (foto), segretario al Tesoro americano alla Cnbc. Intanto, anche ieri la Cina ha ribadito che non sono in corso dei colloqui con gli Stati Uniti e che non ci sono stati contatti telefonici negli ultimi giorni, contrariamente a quanto affermato dal presidente statunitense, Donald Trump.

Ma se il dossier Pechino sembra essere quello più difficile, il capo del Tesoro Usa è molto ottimista sugli altri colloqui. «Molti Stati hanno presentato proposte molto buone» sul commercio, ha aggiunto Bessent. «Uno dei primi accordi commerciali che firmeremo sarà probabilmente con l'India».

Gli Stati Uniti hanno messo in pausa per 90 giorni i pesanti dazi «reciproci» imposti sui prodotti importati per permettere agli altri Stati di avviare delle trattative per scongiurarli. Tra questi ci sono anche l'Europa e l'Italia, con la premier Giorgia Meloni che sta giocando una delicata partita di mediazione in virtù degli ottimi rapporti personali con il presidente Trump.

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