L'economia arranca. Anzi, si ferma del tutto. Le tasse rimangono alte. E il debito pubblico segna un altro allarmante balzo in avanti. Nei primi sei mesi dell'anno, infatti, è aumentato di 77 miliardi di euro rispetto l'anno scorso, segnando così l'ennesimo imbarazzante record.
Il debito delle amministrazioni pubbliche a giugno si è attestato a 2.248,8 miliardi. Rispetto al mese precedente c'è stato un aumento di 7 miliardi. A giugno, come dimostra Bankitalia nel supplemento al bollettino statistico Finanza pubblica, fabbisogno e debito, c'è stato un nuovo record dopo quello segnato a maggio, quando il debito pubblico era di 2.241,8 miliardi. "L'incremento del debito - si legge nel report - è inferiore a quello delle disponibilità liquide del Tesoro (19,8 miliardi a 92,5 miliardi), riflettendo l'avanzo di cassa (12,0 miliardi) e l'effetto complessivo dell'emissione di titoli sopra la pari, della rivalutazione dei titoli indicizzati all'inflazione e della variazione del tasso di cambio dell'euro (0,8 miliardi)".
Se si va a guardare nel dettaglio dei sottosettori, il debito delle Amministrazioni centrali è aumentato di 9,3 miliardi, quello delle Amministrazioni locali è diminuito di 2,3 miliardi. Nei primi sei mesi del 2016, il debito delle Amministrazioni pubbliche è aumentato di 77,2 miliardi.
L'incremento riflette il fabbisogno (24,8 miliardi) e l'aumento delle disponibilità liquide del Tesoro (56,8 miliardi); complessivamente gli effetti dell'emissione di titoli sopra la pari, della rivalutazione dei titoli indicizzati all'inflazione e della variazione del tasso di cambio dell'euro hanno ridotto il debito per 4,4 miliardi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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