«Il miglior modo di essere egoisti è essere altruisti. La riconoscenza è di questo mondo». Il presidente di Banca Mediolanum, Ennio Doris, ha usato queste parole ieri mattina per chiudere l’intervista con Giovanni Minoli su Radio24. Perché «quando una banca va male è giusto chiuderla, ma bisogna salvare le categorie più deboli», ha spiegato Doris riferendosi ai risparmiatori, «che non possono essere esperti di finanza, e i dipendenti, che non hanno esperienza. Si puniscono gli azionisti e i dirigenti che hanno portato la banca in quella direzione».
Nel corso della chiacchierata radiofonica il numero uno di Mediolanum ha anche commentato l’azione del governo che ha «tranquillizzato le persone, ma solo parzialmente», in quanto «vincolato da questa legge, che considero folle, del bail in. Per cui è difficile dare tranquillità totale. Il patrimonio di una banca è la fiducia, la gente deve avere la certezza che non perde i suoi soldi». E ancora: «Fra le tante cose sbagliate ce ne è una che il governo ha fatto giusta, i piani individuali di risparmio, dove vengono dati dei vantaggi fiscali sia sui redditi che sulle imposte di successione, purché il denaro vada direttamente investito nell’economia italiana».
Questo, ha ricordato il banchiere, «è stato fatto 25 anni fa in Inghilterra, con un successo enorme, negli Stati Uniti 50 anni fa. Noi oggi cominciamo a poter mandare il denaro verso la piccola e media industria, farà la differenza». A proposito di Monte dei Paschi e dell’invito lanciato l’anno scorso dall’ex premier Matteo Renzi a investire su Mps, ha commentato: «Se in quel momento il governo avesse detto “i depositi nel Monte Paschi sono garantiti dallo Stato“, tutte le dichiarazioni successive sarebbero state giuste perché la banca senese non avrebbe perso tutti i clienti. Non poteva dirlo perché l’Europa glielo aveva impedito».
Insomma, le regole introdotte e imposte dall’Europa «hanno complicato la vita» a banche e risparmiatori. «Attraverso il bail in e attraverso la richiesta di imporre questo aspetto, hanno rovinato tutto. Noi ne abbiamo beneficiato, ma io vorrei beneficiarne perché offro servizi migliori, non perché i risparmiatori temono di perdere i soldi e, scappando da una banca in difficoltà, la distruggono. Noi ne abbiamo beneficiato ma il Paese no, e questo mi dispiace».
Le banche sono «vissute per decenni in una situazione di monopolio, senza concorrenza», ha anche sottolineato Doris convinto che «c’è grande bisogno» di un modello di bancario «esperto che guida i clienti nelle scelte di un mondo sempre più complesso».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.