Edison più idroelettrica: operazione da 190 milioni

Il gruppo rileva alcune centrali da Sel e si prepara al consolidamento in Italia

Edison chiude il 2015 con un'importante commessa che conferma due delle linee chiave che accompagneranno il nuovo corso del gruppo, dal primo gennaio, nelle mani di Marc Benayoun: la centralità del mercato italiano e dello sviluppo green, in particolare nell'idroelettrico. La società, controllata dalla francese Edf, ha infatti raggiunto un accordo con Sel (società elettrica altoatesina) che prevede lo scambio tra le partecipazioni di Edison in Hydros e SelEdison in provincia di Bolzano e gli impianti idroelettrici di Sel in Friuli Venezia Giulia. «Con questo accordo spiega la società - Edison si rafforza con altri 90 Mw nell'idroelettrico», un settore di sviluppo «chiave» e allunga la vita media del portafoglio idro «riducendo i rischi legati ai rinnovi delle concessioni». L'operazione ha un valore totale di 190 milioni e prevede che Edison rilevi il nucleo idroelettrico di Cellina da Sel, cedendo in cambio le proprie partecipazioni pari al 40% di Hydros e al 42% di SelEdison. Operazione che avrà un impatto positivo sui conti della società, con un effetto positivo sull'ebitda di 30 milioni l'anno. «Vogliamo allungare la vita delle concessioni dei nostri impianti e sviluppare ulteriormente il parco idroelettrico di Edison anche attraverso operazioni come questa, con la quale da un lato cediamo delle partecipazioni finanziarie dall'altro acquisiamo nuove centrali», ha precisato l'ad uscente Bruno Lescoeur, prospettando una collaborazione positiva con Sel «anche in futuro». Responsabilità che, dal primo gennaio, passerà nelle mani del nuovo ad Benayoun che dovrebbe presentare, nei prossimi mesi, un nuovo piano. Quest'ultimo tradurrà le linee strategiche tracciate dal numero uno di Edf Jean Bernard Levi e che vedono in Edison il braccio operativo sul mercato italiano, ritenuto strategico. Lo sviluppo segue due direttrici: quella elettrica tradizionale e il settore exploration and production in particolate negli idrocarburi. Il tutto, con una particolare attenzione allo sviluppo delle rinnovabili che per Edison rappresenta, con l'idroelettrico, il 28% della produzione totale. La società è aperta a nuovi partner e nei prossimi mesi potrebbe stringere alleanze strategiche con uno o più operatori diventando protagonista del processo di consolidamento in atto.

Tra i dossier che Benayoun troverà sul tavolo ci sono Sorgenia, e la ceca Eph che si è già mossa acquistando gli impianti termoelettrici e a carbone di E.on. Edison potrebbe poi puntare ai clienti della stessa E.on e a quelli di Eni.

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