Enel chiude il 2012 con ricavi in crescita del 6,8% a 84,9 miliardi di euro e un Ebitda in flessione del 5,1% a 16,7 miliardi. Lo annuncia il gruppo elettrico, aggiungendo che l'indebitamento finanziario netto è sceso a 42,9 miliardi di euro, dai 44,6 miliardi del 2011 (-3,8%). «Abbiamo centrato i target indicati al mercato nonostante il contesto particolarmente sfavorevole», commenta l'ad Fulvio Conti. «Prevediamo - ha aggiunto - che tale congiuntura possa continuare per tutto il 2013, in particolare in Italia e Spagna».
I risultati consolidati preliminari, approvati dal cda, indicano che l'aumento del fatturato si deve essenzialmente ai maggiori ricavi da vendita e trasporto di energia elettrica, da trading di combustibili e da vendita di gas ai clienti finali. L'Ebitda è sceso per effetto essenzialmente della riduzione del margine di generazione in Italia e della variazione del perimetro di consolidamento conseguente alle cessioni effettuate nei due esercizi di riferimento. Tali effetti, prosegue la nota del cda, sono stati parzialmente compensati dal buon andamento delle divisioni mercato, energie rinnovabili e internazionale.
In Piazza Affari il titolo Enel ha guadagnato l'1,20.
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