Il segnale più importante, scaturito dal nuovo dato positivo sulle immatricolazioni di auto in Italia (+24,2% in aprile), riguarda la «riscoperta» delle quattro ruote da parte dei privati, cioè le famiglie. Massimo Nordio, presidente dell'Unrae (importatori), sottolinea infatti «il robusto +28%» conseguito da questa fondamentale fetta di mercato, «generata soprattutto dal poderoso sostegno commerciale delle case e delle reti, che comunque non è finanziariamente sostenibile nel medio e lungo periodo». Il mercato, dunque, con il risultato di aprile, si è riportato ai livelli di tre anni. È un recupero confortante per gli operatori del settore, visto che sono undici i mesi consecutivi in crescita, gli ultimi quattro a doppia cifra.
«A questo punto - afferma Nordio - occorre un acceleratore di questo processo, come il sostegno fiscale della detraibilità di parte dei costi di acquisto, senza dimenticare una revisione alla fiscalità sulle auto aziendali».
L'Unrae alza anche le stime del mercato 2015, prevedendo 120mila unità in più rispetto al 2014, cioè 1,48 milioni di vetture vendute, l'8,8% in più.
Più ottimista di Nordio è Gian Primo Quagliano, presidente del Centro studi Promotor: «Se il mercato dell'auto facesse registrare in tutto il 2015 lo stesso tasso di incremento che si è visto nei primi quatto mesi, cioè il 16,2% - osserva - le immatricolazioni salirebbero a 1,58 milioni di unità. E se lo stesso tasso di crescita venisse mantenuto nel 2016, si arriverebbe a 1,836 milioni di immatricolazioni, un livello sufficiente per far fronte alla normale domanda di sostituzione. Se poi lo stesso tasso fosse mantenuto nel 2018, il numero crescerebbe a 2,133 milioni, con il conseguente vero ringiovanimento del parco circolante italiano». «È stato un mese eccezionale - commenta Filippo Pavan Bernacchi, numero uno di Federauto (concessionari) -: si è assistito a un reale risveglio della domanda da parte delle famiglie». E anche Pavan Bernacchi sollecita «la riduzione di una pressione fiscale da incubo che, tra l'altro, ha ridotto al lumicino il mercato delle vetture ad alte prestazioni».
Notizie positive anche sul fronte della produzione. Roberto Vavassori, presidente dell'Anfia (filiera automotive italiana), segnala come «nel primo trimestre i veicoli prodotti nel Paese hanno superato di un terzo i livelli del periodo dello scorso anno».
«Questi volumi - aggiunge Vavassori - non risultavano così alti dal 2008, ultimo anno in cui la produzione dei veicoli è stata sopra il milione di unità».Per Fca, quota mercato in crescita del 29,11% e vendite in aumento del 24,9 per cento.
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