Febbraio gelido per i fondi: la raccolta a -1,4 miliardi

A febbraio la raccolta netta mensile dell'industria del risparmio gestito italiana segna un -571 milioni di euro. Tuttavia, mentre i fondi comuni accusano deflussi netti mensili per 1,4 miliardi, le gestione di portafoglio hanno chiuso il secondo mese dell'anno con un avanzo di 867 milioni. Ma anche in quest'ultimo ambito emerge una netta differenza tra le gestioni per il pubblico retail (-789 milioni) e quelle dedicate agli investitori istituzionali (+1.66 miliardi). Nonostante questi dati, grazie ai mercati finanziari che a febbraio hanno proseguito il recupero dai minimi di dicembre, il patrimonio complessivo in gestione è risalito a 2.123 miliardi, quasi diviso a metà tra fondi comuni (1.057 miliardi) e gestioni di portafoglio (1.066 miliardi). I gusti dei risparmiatori verso i fondi hanno mostrato differenze rispetto a gennaio. Infatti le categorie più gettonate e in grado di chiudere in attivo il mese sono state quelle dei bilanciati (70 milioni) e, soprattutto, quella degli obbligazionari (287 milioni): quest'ultima torna a registrare un saldo positivo dopo il rosso per 1,44 miliardi di gennaio e, soprattutto, quello più profondo accumulato nell'intero 2018 (-25 miliardi). Hanno prevalso invece i deflussi nell'ambito degli azionari (-485 milioni), dei flessibili (-545 milioni) e dei monetari (-955 milioni). La torta del mercato vede sempre leader assoluti gli obbligazionari con 381, 2 miliardi (38,2% del totale), seguiti dai flessibili con 252 miliardi (25,2%), dagli azionari con 212,2 miliardi (21,2%), dai bilanciati con 113,6 miliardi (11,4%) e infine, dai monetari con 36 miliardi (3,6%). Infine uno sguardo alla sfida tra fondi di diritto italiano e quelli esteri.

Per entrambi il saldo mensile è in rosso (-1,13 miliardi per gli italiani e -536 milioni per gli esteri), ma i prodotti di diritto estero riescono a mantenere ancora un avanzo di 1,2 miliardi da inizio anno contro il passivo di 2,28 miliardi dei fondi italiani.