Fiera Milano

Fiera Milano, pesa la recessione ma cresce il mercato estero

Presentato il bilancio 2012: ricavi consolidati 263,4 milioni di euro in calo del 5% rispetto al 2011 per effetto della crisi in Italia, Mol consolidato 17,9 milioni (30,9 nel 2011) di cui il 27% derivante da attività all'estero, risultato netto negativo per 1,9 milioni contro il profitto di 5,1 dell’anno precedente. Il presidente Perini: "Bene il processo di internazionalizzazione con Macef in Russia e Brasile e Food Hospitality World in India e Cina". L'ad Pazzali: "Investimenti in due nuovi paesi chiave, Turchia e Sud Africa. Il nostro know-how e la nostra credibilità nel mondo base su cui costruire la ripresa"

Fiera Milano, pesa la recessione ma cresce il mercato estero

Fiera Milano spa ha chiuso il 2012 con ricavi consolidati pari a 263,4 milioni di euro, in calo del 5% rispetto al 2011 per effetto della recessione in Italia. Il Mol consolidato è stato di 17,9 milioni di euro (30,9 milioni nel 2011) di cui il 27% derivante da attività all'estero mentre l'Ebit consolidato di 2,1 milioni di euro è stato penalizzato dalla rettifica di valore del marcio Transpotec & Logitec. Il risultato netto consolidato è stato negativo per 1,9 milioni contro il profitto di 5,1 milioni dell’anno prima. Questi i dati della Relazione finanziaria annuale per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2012, approvata dal consiglio di amministrazione riunitosi sotto la presidenza di Michele Perini. Il progetto di bilancio verrà sottoposto all’assemblea degli azionisti il 23 aprile.

"Mentre l’italia e buona parte dell’europa si dibattono in una crisi grave e dagli sviluppi ancora incerti, il cui impatto ha investito nel 2012 anche fiera milano, gran parte del mondo corre. E noi siamo oggi in condizione di agganciare questo convoglio grazie alle basi che abbiamo costituito nei nuovi mercati - ha commentato il presidente Michele Perini -. Registriamo con soddisfazione che il nostro processo di internazionalizzazione cresce non solo in dimensione e velocità, ma anche in qualità. Lo scorso anno - ha aggiunto Perini - abbiamo infatti avviato la fase due dell’internazionalizzazione, quella dell’esportazione dei nostri prodotti di punta, portando Macef in Russia e Brasile e Food Hospitality World in India e Cina. Anche nella situazione di grave difficoltà dell’economia in cui ci troviamo Fiera Milano resta un insostituibile strumento di promozione e crescita per le nostre aziende: genera attraverso le sue attività un indotto sul territorio stimato in oltre 4 miliardi di euro e destinato a divenire ancor più significativo nel prossimo futuro grazie alla collaborazione con Expo 2015".

"La grave recessione italiana ha penalizzato i risultati del 2012. Si tratta di una situazione in gran parte prevista ma che ha registrato un inatteso deterioramento nell’ultimo trimestre, quando si è resa necessaria, tra l’altro, una svalutazione del marchio Transpotec & Logitec in considerazione della crisi del settore dell’autotrasporto - ha detto l'amministratore delegato Enrico Pazzali. Che ha spiegato: "Di fronte alla netta e generalizzata contrazione del mercato interno, obiettivamente al di là del nostro controllo, Fiera Milano ha implementato un duplice intervento diretto a mitigare l’impatto della recessione sui suoi conti: ha ulteriormente rafforzato la pressione sui costi ed ha intensificato gli investimenti esteri, insediandosi in due nuovi paesi chiave, Turchia e Sud Africa, che mancavano nella rete costruita negli ultimi anni al di fuori dell’europa".

Così il progetto internazionale resta l’asse portante della strategia di sviluppo a medio-lungo termine perché "non indebolisce ma al contrario rafforza l’attrattività delle mostre milanesi rilanciando la centralità internazionale di Milano, e contribuisce già ora per oltre un quarto al Mol di Fiera Milano, compensando in parte il cedimento della domanda domestica. Pazzali ha sottolineato che "l’internazionalizzazione costituisce, insieme al nostro know how e alla nostra credibilità nel mondo, la base su cui costruire la ripresa, cogliendo tutte le occasioni che ci si presenteranno".

BILANCIO CONSOLIDATO DI FIERA MILANO

La perdurante criticità del quadro economico complessivo ed in particolare la recessione che ha coinvolto in Italia tutti i comparti produttivi, non escluso quello espositivo, hanno penalizzato i risultati 2012 di Fiera Milano. La flessione registrata rispetto al 2011 era stata in gran parte prevista, ma si è acuita al di là delle attese nell’ultimo trimestre, quando, tra l’altro, la crisi in cui versa il settore dell’autotrasporto ha reso necessaria una rettifica del valore del marchio Transpotec & Logitec. Va inoltre ricordato che il confronto tra il 2012 e il precedente esercizio risulta ulteriormente penalizzato dal venir meno del Fondo Anticrisi predisposto dalla controllante Fondazione Fiera Milano, esauritosi con la tranche per 10,3 milioni di euro del 2011. L’impatto di tali dinamiche è stato tuttavia mitigato dalla crescita delle attività all’estero, grazie anche alle acquisizioni perfezionate nel corso del 2012 che dispiegheranno il loro pieno effetto a partire dall’esercizio in corso.

Il 23 gennaio 2012 Fiera Milano, tramite Hannover Milano Fairs India Pvt Ltd, ha acquisito il 50% di Global Fairs & Media Private Ltd, New.Co in cui è stato conferito il ramo d’azienda relativo alla manifestazione Hospitality World Exhibition e della relativa testata editoriale. L’operazione ha comportato un esborso di 1,5 milioni di euro. Il 3 agosto 2012 è stato acquisito in Turchia il 60% della società Interteks per un prezzo complessivo pari a 3,1 milioni di dollari (2,5 milioni di euro1). Successivamente, il prezzo di acquisto è stato ridotto di 202mila euro, a seguito della procedura di price adjustment prevista contrattualmente. L’operatore fieristico turco è leader sul mercato locale, con un diversificato portafoglio di manifestazioni, nei settori della bellezza e cura della persona, home and garden, hospitality, nautica e logistica.

Il 3 agosto 2012 è stato acquisito in Turchia il 60% della società Interteks per un prezzo complessivo pari a 3,1 milioni di dollari (2,5 milioni di euro1). Successivamente, il prezzo di acquisto è stato ridotto di 202mila euro, a seguito della procedura di price adjustment prevista contrattualmente. L’operatore fieristico turco è leader sul mercato locale, con un diversificato portafoglio di manifestazioni, nei settori della bellezza e cura della persona, home and garden, hospitality, nautica e logistica.

Il 31 agosto 2012 è stata perfezionata l’acquisizione del 75% della società sudafricana Cape Gourmet Food Festival PTY Ltd., per un prezzo complessivo di 54,0 milioni di rand (5,2 milioni di euro2), di cui 43,2 milioni di rand (4,1 milioni di euro2) corrisposti in tale data. I restanti 10,8 milioni di rand (1.0 milione di euro2) saranno corrisposti in due anni, in funzione del conseguimento degli obiettivi del margine di contribuzione per gli esercizi 2012 e 2013 relativi alla manifestazione Good Food & Wine Show. Cape Gourmet organizza la fiera agroalimentare Good Food & Wine Show, che ha luogo tre volte all’anno rispettivamente nelle città di Johannesburg (Gauteng), Cape Town e Durban.

Il 3 dicembre 2012 la Società ha sottoscritto il contratto preliminare per l’acquisto del 75% del capitale dell’operatore fieristico cinese Worldex NewCo, in cui verranno conferite le attività delle società Guangzhou Shi Zhan Exhibition Service Co. Ltd. e della sua controllata Hainan Shi Zhan Exhibition Co. Ltd. L’evoluzione divergente del mercato interno e di quello estero appare evidente osservando l’attività espositiva svolta.

In Italia il Gruppo registra a consuntivo 56 mostre e 34 eventi con annessa area espositiva (contro rispettivamente 62 e 35 nel 2011) per un totale di 1.476.050 metri quadrati netti espositivi occupati (contro 1.530.690) e 26.975 espositori (contro 26.865). All’estero i metri quadrati netti espositivi occupati sono risultati pari a 353.525 con 8.105 espositori, contro 287.005 con 6.385 espositori nel periodo di confronto.

Grazie al contributo delle manifestazioni estere Fiera Milano incrementa quindi leggermente le superfici occupate, da 1.817.695 a 1.829.575 metri quadrati netti. In tale contesto, a livello consolidato Fiera Milano evidenzia un calo dei ricavi consolidati del 5% e una flessione del Margine operativo lordo del 42% rispetto al 2011 e del 10% rispetto alle previsioni. L’EBIT risulta inoltre penalizzato dalla svalutazione del marchio di manifestazione Transpotec & Logitec. Nel corso dell’esercizio la Società ha acquistato 255.280 azioni proprie, pari a 0,61% del capitale sociale. In data 13 novembre 2012 sono state cedute fuori mercato 600.000 azioni proprie, pari all’1,42% del capitale sociale. L’operazione ha consentito l’ingresso di primari investitori istituzionali nel capitale della Società. Alla data del 31 dicembre 2012 le azioni proprie in portafoglio erano 554.775, pari a 1,32% del capitale sociale.

PREVEDIBILE EVOLUZIONE DELLA GESTIONE

Il perdurare della crisi economica e l’instabilità dei mercati in Italia e, sia pure con diversa intensità, nell’area euro sembrano confermare le aspettative di recessione e i conseguenti gravi impatti sui settori industriali di riferimento delle manifestazioni, con ripercussioni negative sulle fiere che si tengono in Italia. Per contro i grandi mercati extraeuropei sui quali è presente Fiera Milano restano caratterizzati da previsioni di crescita che giustificano attese positive per le manifestazioni organizzate all’estero. Tali attese vengono poi ulteriormente rafforzate dalla considerazione che, data la periodicità degli appuntamenti fieristici, solo nei prossimi mesi si dispiegheranno in tutta la loro portata i benefici effetti attesi dalle ultime acquisizioni. In ogni caso il prolungarsi del clima recessivo e di accentuata volatilità sul mercato domestico, che conserva comunque un peso prevalente, induce a improntare a grande prudenza le previsioni per l’esercizio 2013. Il Gruppo continua ad essere focalizzato sul processo di internazionalizzazione e sullo sviluppo del portafoglio mostre, pronto a sfruttare ogni opportunità di business, a cominciare da quelle provenienti dalla collaborazione con Expo 2015 in forte accelerazione.

In vista delle previste scadenze contrattuali è intenzione della Società avviare le discussioni con Fondazione Fiera Milano circa i termini dei contratti di locazione dei poli fieristici.

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