Giornata di riunioni oggi in Mediobanca: esecutivo, board e patto si confronteranno sui risultati dell'esercizio 2011-2012. I conti dovrebbero tenere impegnati i consiglieri per buona parte della mattinata e del primo pomeriggio. Appare perciò difficile che si possa nuovamente discutere nuovamente - dopo l'informativa dello scorso 5 settembre - del «papello» contenente le richieste dei Ligresti per uscire da Fonsai che l'ad Alberto Nagel ha siglato per presa visione.
Eppure ieri la task force della Consob ha incontrato il pm milanese Luigi Orsi per fare il punto sui vari filoni dell'inchiesta che riguarda il gruppo del costruttore siciliano. Gli inquirenti - da quanto si è appreso - intenderebbero verificare tra l'altro le modalità delle comunicazioni della banca, che ha sempre negato che di accordo si trattasse, sul foglio firmato da Salvatore Ligresti e da Nagel. L'idea è di valutare se siano state fornite al mercato informazioni fuorvianti e di contestare eventualmente l'aggiotaggio.
In ogni caso, ieri l'ad di Unicredit (primo socio di Piazzetta Cuccia con l'8,66%) Federico Ghizzoni ha gettato acqua sul fuoco. «Niente di specifico», ha dichiarato negando così la possibilità che alcuni pattisti avessero effettuato richieste particolari nei confronti di Nagel il quale due settimane fa aveva già incassato la piena fiducia del consiglio.
La prima preoccupazione oggi saranno i numeri. I numeri dell'ultimo esercizio non saranno brillanti come quelli del 2010-2011 anche se il Core Tier dovrebbe restare su livelli elevatissimi all'11 per cento.
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