Giallo E si parla perfino di un asse con Carlos Slim

Al magnate messicano Carlos Slim l'Italia piace. Dopo essere stato fotografato con Sofia Loren e accreditato come «possibile fidanzato» da un noto magazine di gossip del Belpaese ora, secondo l'agenzia di stampa spagnola Efe, sarebbe pronto ad entrare in affari con il finanziere Alessandro Proto per diventare, insieme, gli azionisti di maggioranza del New York Times. Secondo l'agenzia l'accordo per l'acquisto del 19% del quotidiano sarebbe stato stipulato venerdì scorso nella Grande Mela, proprio da Slim e Proto, che in Italia ha già avuto qualche problema con la Consob e la giustizia per la dinamica dei suoi investimenti in Piazza Affari.
La Efe specifica di aver avuto conferma dell'investimento sul New York Times dalla Proto Organization ma Telmex, il gruppo di Slim non ha commentato. La coppia entrerebbe in possesso del 19% del capitale: il 17% riconducibile a Slim e il 2% a Proto. Mentre la linea editoriale resterebbe nelle mani dei vecchi azionisti, la famiglia Ochs-Sulzberger. Nella vicenda c'è una parte di verità. Già da qualche settimana circola infatti la notizia che Slim sia interessato al Nyt.
Del resto il re delle tlc sudamericano, nel 2009 ha prestato al quotidiano 250 milioni di dollari e dunque ora, esercitando un'opzione, si ritroverebbe con in mano il 17%. Quanto a Proto, nonostante il recente patteggiamento a tre anni e 10 mesi con multa per 20mila euro dopo l'accusa per false informazioni e alterazione del prezzo sulle azioni Rcs, pare che in Sud America abbia trovato più di un nuovo amico.
Oltre al magnate messicano, infatti, sempre l'agenzia Efe ha dato notizia che il finanziere italiano, su cui è, tra l'altro, forgiato il protagonista del noto romanzo «Cinquanta sfumature di grigio», sarebbe pronto ad investire 100 milioni di euro in Argentina. «Una terra piena di oppurtunità e il primo Paese del mondo per immigrati italiani. In tempi di crisi stiamo considerando di investire qui per aiutare il Paese», ha detto. La promessa è stata confermata anche dal portavoce della Casa Rosada, dopo l'incontro tra Proto e la «presidienta» Cristina Fernandez. Le cose in Italia invece non vanno benissimo.

La Consob infatti, la settimana scorsa, ha comminato a Proto e società a lui riconducibili una multa da 4,5 milioni per una serie di dichiarazioni che, secondo l'Authority, «contenevano informazioni false in merito ad azioni di società quotate».

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