Economia

Golden power su Tim: il governo ferma Vivendi

Il governo stoppa Vivendi: "Minaccia di grave pregiudizio degli interessi pubblici". Ed esercita la Golden Power su Tim

Golden power su Tim: il governo ferma Vivendi

Il governo esercita la golden power su Tim. L'attività istruttoria ha, infatti, dimostrato che i cambiamenti intervenuti nella governance hanno determinato il controllo in capo a Vivendi e ora potrebbero determinare "mutamenti nelle scelte organizzative e strategiche, rilevanti per il funzionamento, la sicurezza e l'integrità delle reti". Per Roma potrebbe essere "una minaccia di grave pregiudizio degli interessi pubblici".

L'istruttoria aveva individuato elementi strategici per la sicurezza nazionale in un paio di controllate da Tim: Telecom Sparkle, che gestisce cavi internazionali e sottomarini, e Telsy, che garantisce la riservatezza delle comunicazioni di tablet e telefonini delle cariche istituzionali. Lo scorso 16 ottobre aveva giàspiegato che Tim, Sparkle e Telsy dovranno ciascuna "rilasciare la delega delle funzioni relative alle attività aziendali rilevanti per la sicurezza nazionale ad un componente del loro Consiglio di Amministrazione che sia cittadino italiano, sia munito di Nulla Osta di Sicurezza, e sia ritenuto per tale incarico idoneo dal governo". Ciascuna delle società "dovrà fornire preventiva informazione in merito ad ogni decisione che possa ridurre o cedere capacità tecnologiche, operative, industriali nelle attività strategiche". Il governo, con un suo comunicato, sottolineava che "tra le prescrizioni di carattere generale, alcune riguardano il mantenimento stabile sul territorio nazionale delle funzioni di gestione e sicurezza delle reti e dei servizi e delle forniture che supportano attività 'strategiche' e 'strategiche chiave'".

Essendo considerata "sussistente" la "minaccia di grave pregiudizio per gli interessi pubblici relativi alla sicurezza e al funzionamento delle reti e degli impianti e alla continuità degli approvvigionamenti", oggi il governo ha disposto "l'esercizio dei poteri speciali mediante l'imposizione di specifiche prescrizioni e condizioni, nel rispetto dei principi di proporzionalità e ragionevolezza". In particolare, sono previste prescrizioni e condizioni destinate all'adozione di adeguati piani di sviluppo, investimento e manutenzione sulle reti e sugli impianti, necessari ad assicurarne il funzionamento e l'integrità, a garantire la continuità della fornitura del servizio universale e a soddisfare i bisogni e le necessità di interesse generale nel medio e lungo termine, nonché a realizzare adeguate misure di natura tecnica ed organizzativa di gestione dei rischi, volte a garantire l'integrità e la sicurezza delle reti, nonché la continuità e la fornitura dei servizi.

"Tim - si legge ancora nel comunicato di Palazzo Chigi - è tenuta a comunicare preventivamente qualsiasi variazione e riorganizzazione degli assetti societari di Tim e delle società dalla stessa, direttamente o indirettamente, controllate, nonché qualsiasi piano di cessione o alienazione di attivi strategici o delibere del consiglio di amministrazione, rilevanti per l'eventuale impatto sulla sicurezza, la disponibilità e il funzionamento delle reti e degli impianti, nonché sulla continuità del servizio universale".

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