GranTerre sposa Parmacotto, nasce il big dei salumi

L'obiettivo è superare 1,5 miliardi di ricavi entro cinque anni espandendosi anche sui mercati esteri

GranTerre sposa Parmacotto, nasce il big dei salumi
00:00 00:00

Corre sulla Via Emilia l'ambizioso progetto di dare vita al più grande polo italiano dei salumi. Per farlo a unire le forze saranno i Salumifici GranTerre (controllata da GranTerre) e Parmacotto che insieme formeranno un colosso dei salumi da oltre 1,1 miliardi di euro di ricavi, 2.500 dipendenti e ben 20 stabilimenti (14 Salumifici GranTerre e sei di Parmacotto).

L'accordo, che ha visto Intesa Sanpaolo agire in qualità di financial and M&A advisor esclusivo, è stato sottoscritto da Granterre - gruppo cooperativo modenese che è leader anche nei formaggi con Caseifici GranTerre (ex Parmareggio) - e Az, finanziaria della famiglia Zaccanti che controlla Parmacotto. Il piano industriale condiviso dalle due realtà mira a far lievitare i ricavi oltre quota 1,5 miliardi nell'arco di 5 anni espandendosi in tutti i mercati dove le due società sono già presenti, Stati Uniti e i principali mercati Ue e di aprirne nuovi.

Parmacotto, reduce da una fase di rilancio, porta in dote alla nuova realtà un marchio di elevata riconoscibilità internazionale e una forte presenza negli Stati Uniti, mentre Salumifici GranTerre ha un portafoglio prodotti più ampio e quindi maggiori ricavi. «GranTerre, dopo un significativo e rapido percorso di aggregazione e crescita, con questa operazione completa la valorizzazione a livello italiano e mondiale di Parmacotto, uno dei brand più prestigiosi e rinomati della salumeria italiana», ha sottolineato Ivano Chezzi, presidente di GranTerre. L'ambizione di GranTerre - un brand «federatore» nato dall'unione di Grandi Salumifici Italiani e Parmareggio nel 2019 - è di fare di Salumifici GranTerre la «casa comune» della salumeria italiana, aperta a ulteriori step di crescita.

Dal canto suo Giovanni Zaccanti, presidente di Parmacotto,

ritiene che questa aggregazione ponga le basi per una crescita «forte e sostenibile, l'innovazione, l'export di qualità, la centralità di consumatori e territori saranno le ricette del successo che questa operazione otterrà».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Avatar di huckleberry10 huckleberry10
29 Ott 2024 - 11:03
Meglio evitare la carne lavorata, soprattutto se si tratta di carne rossa. Ormai gli epidemiologi concordano sul fatto che diete ricche di proteine animali, soprattutto carni rosse e lavorate, comportano un maggior rischio di sviluppare patologie come diabete, infarto e problemi cardiovascolari, obesità e cancro. Riguardo ai tumori, il rischio aumenta soprattutto per quelli dell'apparato gastro-intestinale. Un consumo modesto ad esempio 100 gr. a settimana non rappresenta u rischio concreto e può integrare alcuni utili nutrienti quali, vitamina B12, il ferro e lo zinco. Personalmente mi tengo alla larga da questi prodotti!
Mostra tutti i commenti (2)
Avatar di STEFLUAL STEFLUAL
29 Ott 2024 - 10:26
Tutti questi "fantastici" salumi arrivano da allevamenti intensivi, con terribili sofferenze per gli animali, inquinamento atmosferico e pericolo per la salute di chi mangia
Avatar di huckleberry10 huckleberry10
29 Ott 2024 - 11:03
Meglio evitare la carne lavorata, soprattutto se si tratta di carne rossa. Ormai gli epidemiologi concordano sul fatto che diete ricche di proteine animali, soprattutto carni rosse e lavorate, comportano un maggior rischio di sviluppare patologie come diabete, infarto e problemi cardiovascolari, obesità e cancro. Riguardo ai tumori, il rischio aumenta soprattutto per quelli dell'apparato gastro-intestinale. Un consumo modesto ad esempio 100 gr. a settimana non rappresenta u rischio concreto e può integrare alcuni utili nutrienti quali, vitamina B12, il ferro e lo zinco. Personalmente mi tengo alla larga da questi prodotti!
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi