La Grecia torna a far tremare l'Europa. Non ci sarà infatti un accordo finale sulla Grecia all’Eurogruppo di lunedì. "Avremo una discussione fruttuosa che confermerà i notevoli progressi fatti e sarà certo un altro passo in avanti nella direzione di un accordo finale", ha dichiarato il ministro delle finanze greco Yanis Varoufakis dopo l’incontro con il commissario Ue Pierre Moscovici. Le conseguenze dell'allarme lanciato da Atene si ripercuotono subito sulle borse europee. Chiusura in forte calo per la Borsa di Milano, in linea con gli altri principali mercati azionari europei, tutti affossati dai rinnovati timori legati ai problemi del debito greco: il Ftse Mib finale, al termine di una sessione condotta con un passivo sempre crescente, ha chiuso con un -2,76%, perdendo così quota 23mila punti (22.567); All Share -2,63%. Tra le blue chips, a parte qualche eccezione, segno meno diffuso per quasi tutti i titoli, a partire da bancari e assicurativi.
Lo spread torna sopra 130 punti. Pesa negativamente anche Wall Street che risente dei dati della bilancia commerciale Usa. A marzo il deficit commerciale statunitense sale al top dal 2008, lasciando presagire una revisione al ribasso del Pil americano. La rettifica del Pil che nel primo trimestre è salito solo dello 0,3%, lascerebbe presagire una contrazione dell’economia statunitense. Londra lascia sul terreno lo 0,84% a 6.927,58 punti.
"Al momento sono piuttosto scettico sulla possibilità" che la Grecia trovi un accordo con l’Eurogruppo "prima di lunedì, ma non possono escluderlo". Il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble non ha fatto mistero di avere scarse aspettative circa la possibilità di un accordo fra Atene e i suoi creditori prima della riunione dell’Eurogruppo in calendario l’11 maggio. Parlando alla sede dei corrispondenti stranieri a Berlino, Schaeuble ha comunque riconosciuto che l’atmosfera in cui si svolgono i colloqui "è diventata più costruttiva" con un evidente riferimento al ’declassamentò del ministro delle finanze ellenico, Yanis Varoufakis, con cui i rapporti non sono stati facili sin dall’inizio."Tutto può succedere, ma noi faremo il possibile per aiutare la Grecia: non vogliamo pensare a una sua uscita dall’euro e non la vogliamo" ha aggiunto Schaeuble. "Ma questo non significa che non siamo preparati, come forse pensa Atene, sbagliando".
Infine anche la Casa Bianca guarda con preoccupazione al caso di Atene. L’Eurozona dovrebbe "restare intatta". Lo afferma il portavoce della Casa Bianca, Josh Earnest, rispondendo a domande sulla Grecia. "Siamo incoraggiati dagli sforzi in buona fede sulla Grecia".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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