Economia

«Il gruppo Fca-Psa si terrà tutti i marchi»

Tavares parla già da ad: «Nozze win-win». Il problema dei costi in aumento

Pierluigi Bonora

John Elkann e Carlos Tavares, che assumeranno rispettivamente i ruoli di presidente e amministratore delegato nel gruppo che nascerà dalle nozze Fca-Psa, parlano in contemporanea seppur a quasi 800 chilometri di distanza. Il primo, dal Festival della Tecnologia di Torino, davanti agli studenti del Politecnico; il secondo, dal microfono dell'emittente francese Bfm Business.

Realista («fusione annunciata, ma non ancora fatta») e politico («Fca ha beneficiato dell'accordo con Chrysler e Psa di quello con Opel») il discorso di Elkann; da vero ad in pectore l'intervento di Tavares («Fca-Psa è un'operazione win-win, un bel affare per i due azionisti»), il quale ragiona già in una prospettiva di oltre 10 anni. E rassicura: «Non c'è bisogno di eliminare marchi». Per Tavares una delle sfide più importanti è quella di «gestire bene la loro complementarietà; sono tutti marchi che hanno una loro storia e tutta una loro forza». Un'ulteriore rassicurazione è arrivata anche sul fronte degli impianti. «Quando abbiamo preso il controllo di Opel - ha spiegato - la situazione era molto più critica: con Opel, stavamo uscendo da 20 anni di perdite accumulate e siamo stati in grado di recuperare il business senza chiudere un sito». Quindi, l'elogio al presidente Elkann e, indirettamente, allo scomparso collega Sergio Marchionne: «Fca è un'azienda in buona salute».

I problemi da risolvere sono però tanti, in primis le difficoltà che derivano dalle norme Ue sempre più stringenti. Secondo il futuro ad dell'asse Torino/Detroit-Parigi, la situazione attuale crea un aumento dei costi. «Per le Case automobilistiche - la precisazione - i margini sono costantemente sotto pressione e si deve costantemente cercare la produttività; dunque, dobbiamo prepararci attraverso la diluizione degli enormi costi di ricerca e sviluppo». Il top manager portoghese ha stimato in «oltre 5 miliardi gli investimenti tecnologici necessari in 10 anni». Nessuna risposta specifica è, invece, arrivata alla domanda su possibili tagli di posti di lavoro.

Elkann, dal canto suo, ritiene la fusione fondamentale per affrontare le sfide di un mondo dell'auto che sta compiendo una rivoluzione.

Tre i grandi cambiamenti che ha subito ricordato: «Il passaggio dal motore a scoppio all'elettrico e ad altre forme propulsive; la connettività, considerato che l'auto è il bene di consumo che ha maggiore software; la guida autonoma, che cambierà l'idea di come ci muoviamo e l'evoluzione del trasporto».

Non è mancato, davanti agli studenti, l'accenno al grande amore di casa Agnelli.

«Sono molto orgoglioso della Juventus - il messaggio dell'azionista a team e tifosi - e molto contento della squadra».

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