Immatricolazioni in ripresa ma il diktat elettrico Ue resta fermo alla colonnina

Vendite +12% in aprile grazie al boom delle ibride. Bonus, è conto alla rovescia

Immatricolazioni in ripresa ma il diktat elettrico Ue resta fermo alla colonnina
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In Europa continua a perdere terreno la quota di mercato delle auto 100% elettriche: 11,9% in aprile, rispetto, ad esempio, al 16,3% dello scorso novembre. A correre, invece, sono le vetture ibride senza la spina la cui penetrazione è salita al 29,1% del mese scorso dal 24,9% di un anno prima. Più 33,1% le vendite, con Francia (+48,1%), Spagna (+38,5%), Germania (+25,9%) e Italia (+22,8%) i mercati con la maggiore richiesta. Scende la quota della domanda di vetture a benzina, al 36% dal 38,1% di un anno fa, e Diesel prossimo al 13% con il mercato tedesco che segna +28,2%, in controtendenza.

In tutto, ad aprile, nell'Europa Occidentale sono state immatricolate 1.080.913 auto con una crescita del 12%. Il consuntivo dei primi 4 mesi, invece, risulta meno positivo: +6,5% sul 2023. Aprile negativo per Stellantis (-1,5% e quota in calo al 15,4% dal 17,5%), come i due marchi italiani: Fiat -2,3% e Alfa Romeo -6,2%. Bene Jeep: +17,5%. «È del tutto chiaro osserva Gian Primo Quagliano (Centro Studi Promotor) - che uno dei compiti prioritari della nuova governance Ue, dopo le imminenti elezioni, sarà quello di mettere mano al dossier sulla transizione energetica nell'auto. E ciò soprattutto in considerazione che alla transizione energetica viene imputato anche l'aprirsi di prospettive molto interessanti (ma per l'occupazione e l'economia europea preoccupanti) per la penetrazione massiccia nel mercato europeo di auto cinesi».

Da un momento all'altro, intanto, il Dpcm sugli incentivi dovrebbe essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale a cui dovrà seguire l'attivazione della piattaforma per le prenotazioni.

Federauto (concessionari) e Unrae (costruttori esteri) hanno lanciato l'ennesimo appello al governo: «La prolungata attesa degli ecobonus sta causando gravi conseguenze all'intera filiera automotive. C'è una flessione allarmante della domanda di nuove auto a zero o a bassissime emissioni. Per il futuro, inoltre, l'auspicio è che le misure siano strutturali e non abbiano orizzonti così riduttivi».

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