Incentivi auto, via libera a metà mese

Ok dalla Corte dei conti. Urso: «La norma presto in Gazzetta». Anche Parigi corteggia i cinesi

Incentivi auto, via libera a metà mese
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Dalla Corte dei conti sarebbe arrivato il via libera al piano incentivi, per quasi 1 miliardo di euro, destinati all'acquisto di nuove auto. L'ultimo passaggio riguarda ora Invitalia, quindi il varo, a questo punto atteso nella seconda parte di maggio. Solo dai primi mesi pieni, però, si avrà il riscontro effettivo sulla domanda, in particolare delle auto elettriche il cui mercato, in Italia, continua a essere ai minimi (quota del 2,4% in aprile del 2,8% da gennaio, vendite -20% e -18,8% rispettivamente). Nell'ultima tornata, tra l'altro, buona parte degli ecobonus su queste auto erano rimasti inutilizzati. La maggiore richiesta ha infatti riguardato i veicoli a ridotte emissioni della fascia endotermica.

«Immagino che il piano incentivi sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale nei prossimi giorni - prevede Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy - La produzione italiana non risponde pienamente alle esigenze di coloro che vogliono comprare un'auto, in quanto il differenziale è molto ampio: 450mila vetture realizzate qui, tra l'altro molto spesso per l'esportazione, e 1,5 milioni quelle immatricolate. Sulle elettriche, inoltre, nel 2023 credo siano state circa il 2% quelle cinesi che hanno potuto utilizzare gli incentivi». In proposito, i consumatori hanno preferito l'americana Tesla Model 3, la Fiat 500e, Dacia Spring, Renault Twingo, Peugeot e-208 e altri modelli europei. L'offerta cinese, viste le novità, è comunque in evoluzione.

Urso tiene anche a precisare che «gli incentivi sono rivolti ai cittadini italiani e, soprattutto, a chi non può permettersi di acquistare un mezzo ecologicamente sostenibile». In sintesi, ecco la suddivisione: per le elettriche, listino massimo di 35mila euro (Iva esclusa), contributo da 6mila a 13.750 euro; ibride plug-in (listino massimo di 45mila euro, senza Iva), da 4mila a 10mila euro; ibride senza spina ed endotermiche, con limite a 35mila euro, escludendo l'Iva, da 1.500 a 3mila euro. Extra bonus per chi possiede un Isee familiare sotto i 30mila euro e favorite le rottamazioni dei vecchi veicoli. Il governo francese, intanto, ammorbidisce le sue posizioni verso l'industria automobilistica cinese. Come riporta La Tribune, il ministro delle Finanze, Bruno Le Maire, ha steso il tappeto rosso al colosso Byd. «Siete i benvenuti», ha sottolineato Le Maire in una conferenza stampa coincisa con la missione del presidente Xi Jinping nel Paese. Questa frase, osserva il quotidiano economico, contrasta con le tensioni per i massicci sussidi concessi alla produzione di veicoli elettrici cinesi.

La Francia, infatti, si è sempre espressa per i dazi cercando, in questo modo, di tutelare Renault e la «sua» Stellantis. Il ministro, che ha più volte rivolto appelli affinché la Cina investa in Francia, ha anche ribadito la propria posizione a favore della mobilità elettrica (forte della presenza delle centrali nucleari che rendono le bollette elettriche meno care del 30% rispetto a quelle italiane) con l'obiettivo di raggiungere 2 milioni di veicoli con la spina entro la fine del decennio.

Una posizione,

quella di Parigi, che sostanzialmente ricalca quella del ministro Urso, ormai da mesi in contatto con i big cinesi al fine di convincerli a portare le loro produzioni di veicoli nella Penisola. Un altro derby Italia-Francia.

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