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Iveco investe 44 milioni e sui camion green decide di fare da sola

Sciolta la joint venture europea con Nikola, la Tesla dei mezzi pesanti. Resta l'asse in Usa

Iveco investe 44 milioni e sui camion green decide di fare da sola

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Iveco Group fa sue le attività europee della società americana Nikola, definita una sorta di «Tesla dei camion» perché specializzata nella produzione di veicoli pesanti elettrici, ma anche a idrogeno. Di fatto, Iveco Group ha acquisito da Nikola Corporation la partecipazione totalitaria nella joint venture in Europa avviata nel 2019.

A questo punto, l'azienda quotata alla Borsa di Milano dal gennaio 2022 dopo lo scorporo da Cnh Industrial, registrerà nel conto economico del primo trimestre di quest'anno un impatto una tantum negativo di 44 milioni. In una nota è precisato anche che Iveco Group coprirà l'esborso tramite liquidità disponibile, per un corrispettivo in parte in contanti (35 milioni di dollari), in parte in azioni Nikola (20 milioni). A Piazza Affari, dopo una partenza in negativo, il titolo ieri ha messo a segno un rialzo dello 0,33%. «Con questa operazione - commentano da Intermonte - il gruppo rinforza il potenziale nel medio termine data l'importanza del tema della riduzione delle emissioni di CO2». Maggiori dettagli arriveranno domani quando l'ad di Iveco Group, Gerrit Marx, una volta diramati i dati del primo trimestre, risponderà alle domande degli analisti.

L'acquisizione rappresenta, senza dubbio, un colpo importante per Iveco Group sul fronte delle strategie green e un passo avanti rispetto al piano industriale presentata a fine 2021 quando erano state escluse acquisizioni. Iveco Group e Nikola Corporation intendono ora concentrarsi sui rispettivi mercati di riferimento: l'azienda italiana in Europa, per l'ulteriore sviluppo e la commercializzazione di veicoli elettrici e a celle a combustibile; quella americana concentrerà invece il business in casa propria, offrendo mezzi elettrici, a celle a combustibile e infrastrutture per la distribuzione di idrogeno tramite il marchio Hyla. Iveco, da parte sua, continuerà a fornire componenti a Nikola negli Usa. In un comunicato, le due società spiegano che «la joint venture ha finora raggiunto tutti gli obiettivi prefissati, facendo leva sulle rispettive competenze per offrire veicoli commerciali pesanti a zero emissioni in Nord America ed Europa».

Iveco Group (a Ulm, in Germania, viene prodotto il primo camion elettrico, battezzato Nikola Tre, ma avrà presto un nuovo nome) beneficerà di una licenza illimitata per l'utilizzo e l'ulteriore sviluppo del software di controllo dei veicoli elettrici e a celle a combustibile sviluppati insieme.

Nei giorni scorsi, infine, Iveco Group è entrato come activity partner nel Cim4.0, il centro di competenza nazionale a elevata specializzazione per l'automotive e l'aerospace. Il Cim4.

0, guidato da Enrico Pisino, punta a promuovere, insieme a Iveco Group, servizi e iniziative legate alla mobilità ecosostenibile e a coinvolgere nello sviluppo importanti filiere produttive.

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