L'Antitrust striglia Unipol per il ritardo sulle vendite

L'Antitrust striglia Unipol per il ritardo sulle vendite

Il ritardo accumulato nella cura dimagrante sul fronte dei premi, dopo l'acquisto del gruppo Fonsai dalla famiglia Ligresti, potrebbe costare caro a Unipol. L'Antitrust ha infatti avviato un procedimento di inottemperanza contro il gruppo guidato da Carlo Cimbri: il termine è il 30 giugno. Un modo per fare pressing su Unipol che, dopo aver respinto l'offerta della belga Ageas, ha nel frattempo individuato in Allianz il compratore per gli 1,7 miliardi di asset che deve cedere, fissando il termine a metà marzo.
La stoccata dell'Authority guidata da Giovanni Pitruzzella è però dovuta al «mancato rispetto» da parte di UnipolSai dell'obbligo di vendere entro i termini prefissati: Bologna avrebbe infatti dovuto vendere entro lo scorso 19 dicembre.
L'Antitrust scrive, in particolare, che Ugf «non avendo provveduto entro il 19 dicembre scorso a realizzare la cessione degli asset assicurativi, come prescritto dal provvedimento del 19 giugno 2012, non ha dato esecuzione alle prescrizioni nei termini e con le modalità puntualmente indicate nel provvedimento. Ricorrono, quindi - indica l'Antitrust aprendo l'infrazione - i presupposti per l'avvio del procedimento volto alla irrogazione di una sanzione amministrativa pecuniaria».

La multa minima prevista è l'1% del fatturato (15,5 miliardi nel 2012), ma può lievitare fino al 10 per cento. Unipol ha comunque già eseguito gli altri diktat dell'Authority, cedendo le quote in Mediobanca e in Generali ereditatè dall'ex gruppo Ligresti.RE

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