Economia

"Ecco i rischi per l'Italia": l'appello delle imprese sulla crisi

Il dossier del presidente della Cna Dario Costantini e l'appello alla politica: l'agenda di impegni presi non deve essere dimenticata. Servono soluzioni efficaci e tempestive

"Ecco i rischi per l'Italia": l'appello delle imprese sulla crisi

Arriva l'appello della Cna dopo le dimissioni rassegnate dal premier Mario Draghi. Crescano, infatti, i timori delle piccole e medie imprese, ossia le realtà maggiormente fiaccate dalle varie crisi che hanno interessato e stanno attualmente colpendo l'Italia.

La Cna, nello specifico, è proprio la confederazione nazionale dell'artigianato e della piccola impresa, e il suo presidente nazionale, Dario Costantini ha redatto un dossier su Il Foglio in cui analizza i rischi verso i quali sta andando incontro la Nazione.

"Non dimenticare l'agenda di impegni"

Nel documento, il presidente Costantini non vuole analizzare la situazione politica attuale, non essendo una sua competenza. Allo stesso modo, non fa riferimento a un eventuale ritorno alle urne. A Costantini interessa la condizione economica del Paese, che non potrà non restare colpita dalla crisi dell'esecutivo in atto.

"È nostro dovere ricordare l'agenda di impegni che il paese deve portare a compimento per offrire risposte ai cittadini, alle imprese e al mondo del lavoro", spiega infatti il presidente di Cna. "Non coltiviamo il culto della stabilità come valore fine a sé stesso, ma come requisito per realizzare ciò che è necessario e utile al Paese e con la preoccupazione che il fossato tra politica e opinione pubblica si allarghi ulteriormente indebolendo il tessuto democratico e minando la preziosa coesione sociale", aggiunge.

Inevitabile il confronto con gli altri Paesi europei. Mentre l'Italia annaspa, in Germania il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha avviato un tavolo di concertazione con rappresentanti di imprese e sindacati per trovare delle soluzioni.

La necessità di trovare soluzioni tempestive

Servono delle soluzioni, e in fretta. "Qualunque sia l'evoluzione della crisi, l'agenda non cambia, tantomeno alcune emergenze come gli stoccaggi di gas per l'inverno e gli impegni vincolanti per allocare le risorse del Pnrr", sottolinea Costantini. In mezzo diversi provvedimenti che richiedono urgenza come "una legge di bilancio da costruire un codice degli appalti da completare, la legge sulla concorrenza, la fase attuativa della riforma fiscale".

Il presidente di Cna porta l'attenzione anche sulle micro e piccole imprese del Mezzogiorno, perché "non c'è prospettiva di sviluppo senza valorizzare la piccola impresa e aumentare il potenziale del Sud". Anche il Sud, infatti, sta facendo la sua parte per portare avanti una crescita sostenibile e duratura.

Oltre a ciò, è necessario mettere in campo anche politiche anticicliche. "Uno studio di Nomisma evidenzia che il Superbonus finanziato dallo Stato per 37,8 miliardi ha generato un ritorno di 125 miliardi con un effetto moltiplicatore superiore a tre, riducendo le emissioni di Co2 a un costo che è quasi la metà di quello sostenuto dall'industria", riferisce Costantini. "È una misura che combina crescita e sostenibilità ambientale. Presenta limiti e difetti, motivo in più, come Cna sostiene da tempo, per mettere ordine al sistema degli incentivi sui principi della sostenibilità, stabilità e certezza nel tempo".

Lavoro e retribuzioni

Ultimo ma non per importanza c'è il tema del lavoro e delle retribuzioni, argomento che richiede l'impehno di tutte le componenti più rappresentative. "Non ha alcuna prospettiva concreta un patto sociale senza il contributo e la piena partecipazione del sistema dell'impresa diffusa, oltre 4 milioni di attività e 12 milioni di lavoratori, presidio del Made in Italy, avanguardia dei volumi da record dell'export", afferma il presidente di Cna. "C'è uno scacchiere geopolitico che non consente pause o ritiri momentanei e c'è a breve il dossier sulle prospettive dell'integrazione europea rispetto al quale l'Italia è chiamata a formulare proposte concrete sul ridisegno del patto di stabilità, politica energetica, regolamentazione bancaria che rappresenteranno i nuovi riferimenti per i prossimi decenni".

Nel conlcudere il suo dossier, il presidente Dario Costantini invita la politica a essere responsabile.

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