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La lezione della Milano-Sanremo

Veniamo da una bellissima MilanoSanremo, gara iconica del sempreverde ciclismo. Nel vedere quello sport ritrovo ogni volta l'espressione genuina di un metodo vincente che vale per qualsiasi aspetto della vita

La lezione della Milano-Sanremo

Veniamo da una bellissima MilanoSanremo, gara iconica del sempreverde ciclismo. Nel vedere quello sport ritrovo ogni volta l'espressione genuina di un metodo vincente che vale per qualsiasi aspetto della vita, inclusa l'attività l'imprenditoriale. In una corsa, che ha un obiettivo da raggiungere, vi è al termine sempre un singolo vincitore.

Nel caso della Milano-Sanremo, tuttavia, il ciclista non avrebbe potuto tagliare il traguardo sul celebre vialone se la sua squadra non avesse lavorato per lui fin dall'avvio. Più o meno in modo discreto, secondo l'antica immagine dei gregari che si mettono sapientemente al servizio del capitano. Che conosce bene la lezione: da soli non si vince. Nelle imprese vale la stessa storia. Secondo le proprie competenze tutti concorrono al buon esito del lavoro. Vi è il capitano d'industria e vi sono i gregari, gregari di pregio, naturalmente. Si vince insieme, insomma. Quando ciò non avviene significa che la squadra non pedala in sintonia. Si sfilaccia, arranca anche in pianura. Un deficit che paga dazio.

La responsabilità appartiene a tutta la squadra. Questo per dire che la necessaria condizione affinché le imprese di uno stesso settore facciano sistema (il che è oggi più che mai un passaggio chiave per vivere da protagonisti l'esperienza della competizione internazionale) deve essere preceduta dalla pratica di sistema all'interno della singola realtà imprenditoriale. Ovvero: fare gruppo nel proprio particolare per poi fare gruppo nell'universale. In tal senso vi sono settori più avanti di altri. Ad esempio, quello del design e dell'arredo. Da anni questo settore parla un linguaggio comune. È il volto più efficace del nostro made in Italy come dimostra l'annuale Salone. Un sistema che viene esportato.Corridori che pedalano in armonia perché culturalmente ben allenati.

Che hanno imparato a far propria l'immortale immagine: quella di passarsi la borraccia.

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