Marchionne "paperone" Altri 9,6 milioni da Fca

È lo stipendio dell'ad nel 2017, al presidente Elkann 1,7 milioni. Svolta in Marelli e Comau

Marchionne "paperone" Altri 9,6 milioni da Fca

Sergio Marchionne, ad di Fca, presidente e ad di Ferrari, presidente di Cnh Industrial e vicepresidente di Exor, la «cassaforte» delle famiglie Elkann-Agnelli (ma anche al vertice di Sgs e membro del cda di Philip Morris) si avvia a chiudere il suo mandato alla guida del Lingotto, con il portafoglio sempre più gonfio. Il top manager, che con l'assemblea del 2019 passerà il testimone di Fca, ha percepito nel 2017 un compenso in contanti di 9,6 milioni. Di questi, la parte fissa ammonta a 3,54 milioni e il bonus annuale a 6,1 milioni. Rispetto al 2016, lo stipendio è però più basso di 300mila euro. Le cifre sono contenute nell'Annual Report depositato negli Stati Uniti presso la Sec, la Consob americana. Marchionne ha inoltre percepito, nell'ambito del piano di incentivazione, un totale di 2,795 milioni di vested shares (azioni maturate) per il periodo 2014-2016, titoli Fca che l'ad non ha monetizzato, vendendone circa 1 milione solo per compensare il pagamento delle tasse relative. Il valore totale del pacchetto era di 28,9 milioni, al prezzo del 13 marzo usato come riferimento: 10,37 euro.

Sulle azioni non vendute Marchionne può già vantare una notevole plusvalenza, considerando la quotazione di Borsa attuale intorno a 18 euro (ieri la chiusura in Piazza Affari è stata a 18,04 euro, con un +1,23%). Sempre in base all'Annual Report, Marchionne detiene a oggi un totale di 16,4 milioni di azioni Fiat Chrysler Automobiles di cui ha beneficiato nel corso degli anni.

Fatti due conti, il top manager ha in mano l'1,06% di Fca che vale circa 293 milioni. E se a questa partecipazione aggiungiamo quelle in Ferrari (1,462 milioni di azioni, cioè lo 0,77%, per un valore di circa 151 milioni) e in Cnh Industrial (1,18 milioni di azioni, pari allo 0,87%, che equivalgono a 137 milioni), il suo patrimonio in titoli è di 581 milioni. Nell'Annual Report figura anche il compenso del presidente di Fca, John Elkann: 1,77 milioni, senza che sia stato corrisposto alcun bonus.

E se Marchionne può sicuramente sorridere, lo è altrettanto per gli azionisti, visto che tra il 2014 e il 2017 la capitalizzazione di Fca è cresciuta del 280%, contro il +24% messo a segno dai principali concorrenti.

Due, intanto, gli appuntamenti clou del Lingotto in agenda. Group executive council (Gec) e cda di Fca si riuniranno a breve. Una decisione, in proposito, è attesa sul futuro di Magneti Marelli e anche di Comau. L'ipotesi forte, al momento, è che sul mercato possa finire una quota intorno al 50% di Magneti Marelli, mentre le azioni restanti sarebbero assegnate agli azionisti del gruppo.

Per Comau, società che si occupa di automazione, invece, si parla si un possibile spezzatino: una parte (assembly e powertrain) finirebbe a Mirafiori, l'altra, cioè la robotica, nella pancia della stessa Magneti Marelli, ormai a un passo dallo scorporo.

All'Investor Day dell'1 giugno, invece, a 14 anni dal suo insediamento come ad di Fca, Marchionne svelerà al mercato i piani e le strategie del gruppo che lascerà in eredità al suo successore.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica