Se non si fosse fatta avanti Microsoft LinkedIn sarebbe finita nelle grinfie di Google. Ossia il supermotore di ricerca concorrente di Microsoft sul fronte dei servizi cloud. Ma che è anche la società che è stata capace in meno di 10 anni di portare il suo sistema operativo mobile, Android, ai primo posto al mondo insieme allo Ios di Apple. Mentre Microsoft su questo fronte ha dovuto incassare l'insuccesso di Windows Phone (il software pensato per gli apparati mobili) che ha ormai una quota di mercato davvero risicata, il 2,5%, una percentuale che fa impallidire se si considera che il 90% del mercato dei desktop ha il logo di Windows sul sistema operativo.
L'ultima versione, Windows 10, punta ad un ecosistema formato anche dai servizi cloud ed è quindi più godibile da Pc e da tablet che non da smartphone. Ecco dunque spiegato perchè l'ad di Microsoft Satya Nadella ha deciso di abbonadonare la fallimentare strategia sugli smartphone voluta dal suo predecessore Steve Ballmer, che impose l'acquisto di Nokia nel 2012, per puntare tutto nuovamente su pc e tablet. Ossia sul mondo business dove Microsoft è ancora regina. «LinkedIn con Microsoft- ha detto Nadella - creerà relazioni stabili tra il mondo delle aziende e dei professionisti».
La società fondata da Bill Gates taglia quindi un settore sul quale non ha mai puntato con una strategia definita. La retromarcia sugli smartphone è stata però tardiva. Proprio quando esplodeva il fenomeno Microsoft aveva smesso di innovare, limitandosi ad introdurre novità soprattutto nel «business to business» (B2B), comparto essenziale ma meno percepito dal grande pubblico. Il risultato è che nel 2011 Microsoft era 86esima nella classifica dedicata da Forbes alle aziende innovatrici, mentre Google e Apple erano rispettivamente in quinta e settima posizione. Un gap che Redmond ha provato a colmare con l'acquisizione di Nokia. Ormai però era troppo tardi. Nokia aveva purtroppo a sua volta inanellato una serie di errori strategici e non aveva idee forti per risorgere.
E dunque l'acquisto di LinkedIn è solo l'ultimo annuncio di un percorso di progressivo allargamento delle sfere di competenza delle grandi società, i cosidetti «Ott», Over the top. Microsoft rafforza la sua offerta nei confronti delle imprese, a cui mira ad offrire una suite di servizi che vanno dal sistema operativo, all'intramontabile pacchetto Office, a Skype e a Dynamics.
Con LinkedIn si aggiunge la community, condivisione di contenuti e scouting di profili professionali, dati molto interessanti anche in logica di pianificazione pubblicitaria. Facebook infatti già utilizza i dati dei suoi utenti per ottimizzare l'advertising all'interno del social network.Google ha provato la stessa strada tramite Google+, ma ha sicuramente avuto più fortuna con altri servizi (Gmail e Maps, ad esempio). E anche Apple, per la quale il core business rimane l'hardware, traccia tutti i comportamenti degli utenti all'interno dello Store.
Per gli analisti inoltre entro fine anno anche Twitter potrebe finire nel mirino di qualche Ott nella fattispecie di Google che potrebbe essere interessata interessata alla base di 300 milioni di utenti di Twitter per rafforzarsi nel settore dei social media e far concorrenza a Facebook.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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