Caro bollette, prezzi calmierati fino a settembre: le misure

Approvato dal Consiglio dei ministri il nuovo Decreto bollette per aiutare famiglie e imprese contro i rincari dell'energia. Ecco come funziona e cosa c’è da sapere

Caro bollette, prezzi calmierati fino a settembre: le misure

Anche la seconda lettura del Decreto bollette ha incassato il benestare dell’Esecutivo nazionale che ha deciso di annullare i costi degli oneri di sistema delle tariffe dell’elettricità e mantenere l’Iva al 5% sui prezzi del gas anche per il terzo trimestre 2022, cioè fino a settembre.

Lo stanziamento accolto è di 3 miliardi e 44 milioni di euro, quindi inferiore a quello preventivato in precedenza di 3,271 miliardi. Sono stati assegnati meno risorse alle bollette elettriche (1,915 miliardi contro i 2,080 previsti) e a quelle del gas (292 milioni invece di 470 preventivati). 116 milioni di euro sono stati invece destinati ai bonus sociali per le bollette.

Quello che c’è nel Decreto

Gli oneri generali di sistema per le utenze a bassa tensione e per quelle che necessitano più di 16,5 kW sono annullati. Si parla quindi degli oneri a carico delle famiglie e delle attività commerciali di piccola e media dimensione. La misura è estesa alle stazioni di ricarica pubbliche per i veicoli elettrici e per la pubblica illuminazione.

Per quanto riguarda il gas, l’Iva applicata per le forniture per l’uso civile e industriale resta al 5% e sono previsti ridimensionamenti degli oneri di sistema per chi ne consuma meno di 5mila metri cubi l’anno. Per chi supera questa soglia, i costi degli oneri generali di sistema del gas naturale sono mantenuti uguali a quelli applicati durante il secondo trimestre del 2020. Un contributo supplementare è previsto da parte degli importatori di gas naturale, ai quali il governo chiede di versare alla Cassa per i servizi energetici e ambientali (Csea) il 10% di quanto prodotto tra i costi medi di vendita e quelli medi di acquisto.

A Gse S.p.A., società di diritto privato controllata dal ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef) che si adopera per promuovere le fonti rinnovabili e l’efficientamento energetico, è concesso un prestito di 4 miliardi di euro per l’acquisto e lo stoccaggio di gas naturale. Lo stoccaggio possibile è di circa 17 miliardi di metri cubi, 4,6 miliardi dei quali sono appannaggio delle riserve strategiche. Oggi si è circa a 10 miliardi di metri cubi stoccati.

A vantaggio delle classi sociali meno forti e agli utenti che versano in condizioni di salute precarie è garantito il bonus sociale, accessibile a chi ha un reddito al di sotto degli 8mila euro relativamente al primo trimestre 2022 e di 12mila

euro relativamente al secondo trimestre 2022.

Il provvedimento per concedere sconti alle famiglie di ceto medio-basso non è stato considerato per mancanza di tempo e non si sa se sarà introdotto nel prossimo futuro.

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