Economia

Moda italiana ad Almaty per conquistare l'Asia centrale

Dal 3 al 5 ottobre oltre 60 marchi di calzature, pelletteria, abbigliamento ed accessori espongono le loro collezioni nella più importante città del Kazakistan. L'export ha registrato nei primi 6 mesi dell’anno una crescita del 44,4% rispetto al 2021

Moda italiana ad Almaty per conquistare l'Asia centrale

Calzature e accessori made in Italy sul palcoscenico di la Moda Italiana@Almaty 2022 l’appuntamento organizzato da Assocalzaturifici, in partnership con Ente Moda Italia, il patrocinio dell’Ambasciata d’Italia in Kazakistan, il supporto operativo di ICE Agenzia e in collaborazione con l’Associazione Italiana Pellicceria e Assopellettieri, manifestazione di riferimento per i mercati dell’Asia Centrale che si tiene dal 3 al 5 ottobre.

La rassegna fieristica, riservata agli operatori professionali, punta a incrementare l’export in questi mercati delle piccole e medie imprese dei comparti delle calzature, pelletteria, abbigliamento ed accessori. Oltre 60 marchi presenti e partecipazione in crescita grazie agli investimenti realizzati in questi anni di rilancio post-pandemico da parte di Assocalzaturifici ed Emi insieme ad altre associazioni del comparto abbigliamento e accessori di Confindustria Moda Aip, Associazione Italiana Pellicceria e Assopellettieri, tradizionali partner istituzionali dell’evento.

Attesi nei tre giorni di manifestazione oltre 200 buyer qualificati per una fitta agenda di incontri e workshop, con un focus importante sui temi dell’innovazione e della sostenibilità, realizzata grazie alla partnership con ICE Agenzia che organizza un incoming program da tutti i principali mercati dell’area centroasiatica e da tutte le province del Kazakistan. Un paese con grandi potenzialità di sviluppo, che ha raggiunto negli anni la fascia dei Paesi a reddito medio e che presenta un fortissimo tasso di fidelizzazione al prodotto made in Italy di cui apprezza la qualità e l’artigianalità.

L’attenuarsi della emergenza pandemica e la conseguente ripartenza dei mercati internazionali ha favorito una situazione di ripresa anche in Kazakistan, che rappresenta un mercato importante per le nostre produzioni calzaturiere, ponendosi come un importante hub regionale anche alla luce dell’attuale congiuntura internazionale. In particolare, con 156mila paia e un valore di 11,4 milioni di euro (prezzo medio di 72,88 euro/paio), l’export ha registrato nei primi 6 mesi dell’anno una crescita del +44,4% a quantità e del +51,7% a valore sull’analogo periodo 2021. Almaty rappresenta anche l’occasione per un contatto con i buyers dell’Uzbekistan, un mercato che segna un’espansione dell’export sia in quantità (+46,5%) che a valore (+67,2%). I due mercati, Kazakistan e Uzbekistan, insieme valevano nel primo semestre oltre 15 milioni di euro in termini di export.

Giovanna Ceolini presidente Assocalzaturifici

“Il Kazakistan è un mercato dalle grandi potenzialità, un bacino che può risultare strategico nella congiuntura attuale - spiega Giovanna Ceolini, presidente di Assocalzaturifici -. L’interscambio commerciale è essenziale per il nostro comparto specie verso Paesi dove è da sempre apprezzato ed eventi come questi, organizzati in sinergia con le altre organizzazioni di categoria sono delle opportunità imprescindibili per la ripresa economica e le esportazioni”.

“Anche per il settore pellicceria il Kazakistan rappresenta un mercato importante, sia per sé stesso sia in termini di hub. I dati dell’export delle pellicce italiane nel primo semestre 2022, comparati con quelli del primo semestre 2021, evidenziano un incremento a valore del 57% - commenta Roberto Tadini, presidente di Associazione Italiana Pellicceriai -. Per gestire al meglio la difficile situazione dei mercati attuali, la soluzione può essere solo quella di affrontarne le sfide come sistema moda coeso e unito”.
“La progressiva ripresa della normalità e un primo semestre positivo per il comparto della pelletteria - che ha registrato un incremento per produzione industriale (+12,4%) e fatturato (+15%), sostenuti dai recuperi sul mercato interno (+12,2%) e soprattutto dell’export (+17,3%) sono fattori molto incoraggianti - sottolinea Franco Gabbrielli presidente di Assopellettieri -. Un’iniezione di positività con la quale affrontiamo Almaty, un appuntamento che si riconferma di primaria importanza per il nostro Made in Italy. Dopo le fiere appena concluse di Mipel e Mipel Lab, dove abbiamo avuto l’occasione di incontrare molti degli attori della filiera, il bisogno di puntare su piazze internazionali e strategiche come quelle centroasiatiche è emerso con ancor più forza”.
“Considerando la crescita dell’export di abbigliamento degli ultimi sei mesi (che segna un +53,5%), e l’aumento del numero degli espositori che partecipano alla fiera, credo che la manifestazione sia di grande interesse per le piccole e medie imprese italiane e che adesso sia diventato ancora più importante esserci”, spiega ancora Alberto Scaccioni, amministratore delegato di Ente Moda Italia.

“Torna una manifestazione importante, nella quale continuiamo a credere, specialmente in questa fase - aggiunge l’ambasciatore Marco Alberti - nella quale stiamo lavorando per il rilancio economico all’indomani della pandemia.

L’attenzione dei distributori e dei consumatori locali per le produzioni calzaturiere italiane, constatata anche al Micam di Milano ci incoraggia a rafforzare la nostra presenza in questo settore, puntando, oltre che sulla qualità, l’innovazione e la sostenibilità del prodotto italiano”.

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