Economia

Mail e "incursioni" sul conto. Raffica di multe in arrivo

I Comuni possono scegliere di inviare le multe direttamente via Pec, facendo scattare all'istante gli effetti della notifica. E gli accertamenti diventano subito esecutivi

Mail e "incursioni" sul conto. Raffica di multe in arrivo

In ambito di riscossione i Comuni sono pronti a battere cassa grazie al mix tra tecnologie e novità presenti nel Decreto fiscale; a rimetterci, ovviamente, saranno i contribuenti, spremuti da una stretta tanto improvvisa quanto inaspettata.

Secondo quanto riferito da Il Corriere della Sera, i citati Comuni contano di incassare come e più di prima. In che modo? Con le multe spedite direttamente nella casella di posta certificata (Pec) dei cittadini e con gli accertamenti che diventano subito esecutivi per imposte, rette degli asili e oneri di urbanizzazione.

La beffa nella beffa è che moltissime persone ancora non sanno che, da ormai due anni a questa parte, i Comuni possono scegliere di inviare le multe direttamente via Pec, facendo scattare all'istante gli effetti della notifica. Morale della favola: più di un italiano, aprendo la propria casella di posta certificata, si è accorto di dover saldare importi diventati pesantissimi da corrispondere.

La norma, dunque, c'era già; mancavano invece gli strumenti tecnici necessari a metterla in atto. Adesso questa legge sta lentamente entrando a regime in tutti i Comuni, portando i suoi dolcissimi frutti per le casse delle amministrazioni locali. Soltanto a Roma, sono stati inviati nei primi otto mesi del 2019 ben 342.321 Pec. Quando il sistema entrerà a regime, si stima un risparmio annuo di oltre 5,2 milioni di euro.

Il doppio vantaggio dei Comuni

Vantaggio nel risparmio ma anche nei tempi, perché la notifica della multa via Pec scatta in concomitanza con l'accettazione del sistema, ovvero pochi secondi dopo l'invio. Questo significa che se un cittadino dovesse accorgersi di avere una multa dal quinto al sessantesimo giorno dalla notifica, pagherà l'intero importo (se dovesse farlo entro 5 giorni, avrebbe invece diritto a uno sconto del 30%). In casi di ulteriori ritardi sono previste maggiorazioni.

Ricordiamo che oggi la Pec è obbligatoria per le imprese (anche individuali) e per i professionisti, la quale devono comunicarla al Registro delle Imprese e agli Ordini/Collegi di appartenenza. Per assicurarsi di non avere multe non pagate, basta andare sul sito Ini-Pec e inserire i propri dati. In ogni caso è consigliabile impostare la Pec in modo tale da poter ricevere un avviso sulla email ordinaria o sul cellulare ogni volta che viene recapitato un messaggio di posta elettronica certificata.

Capitolo accertamento esecutivo dei tributi locali. A partire dallo scorso primo gennaio i tempi per il cosiddetto recupero coattivo delle somme dovute ai Comuni dai cittadini sono ridotti. Adesso le azioni di recupero possono partire già dopo 120 giorni dalla notifica dell'atto, a meno che non si proponga un ricorso. Questa norma, al momento, vale tanto per i tributi come Imu e Tasi quanto per gli oneri di urbanizzazione e per le rette degli asili.

Non ancora per le multe.

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