RomaCrisi o non crisi, lanno scorso il fisco ha incassato 411 miliardi e 790 milioni di euro. Nonostante lItalia sia entrata in recessione nella seconda metà del 2011, le entrate fiscali dellanno passato hanno dunque tenuto, segnando un incremento complessivo dell1,2% rispetto al 2010. A far la parte del leone le imposte indirette, in particolare lIva e le imposte sul gas metano e sui carburanti, con un aumento di oltre 4 miliardi e 400 milioni (+2,3%), mentre le imposte dirette sono rimaste praticamente al palo: +0,2%, corrispondenti a 410 milioni di euro in più rispetto allincasso del 2010. A far tornare i conti dellErario anche lattività di contrasto allevasione: grazie ai controlli e agli accertamenti sono stati incassati 1 miliardo e 361 milioni in più dellanno precedente, con una crescita percentuale del 22,7%. Sono stati anche scoperti 1 milione e 81mila immobili «fantasma», finora sconosciuti al fisco: da queste case, magazzini e box, lo Stato dovrebbe prelevare quasi mezzo miliardo di euro.
IL RISCHIO 2012
Lo stesso Dipartimento delle Finanze ammette che landamento delle entrate nella seconda metà dellanno scorso è stato «sensibilmente influenzato» dal peggioramento della congiuntura. Il risultato positivo dell1,2% è stato ottenuto grazie allaumento delle tasse varato con le diverse manovre correttive, ad esempio lincremento dellaccisa sugli oli minerari decisa con il decreto «salva Italia». In aumento anche gli incassi da lotto, lotterie e «gratta e vinci»: quando leconomia va male, la gente si affida alla fortuna. Ma che cosa accadrà nel 2012, con una stima del pil al ribasso dell1,3%? Se non ci fosse stata la raffica di aumenti di tasse decisa con il «salva Italia», le entrate sarebbero diminuite. Ma fra ripristino dellIci-Imu prima casa, aumento dellIci seconda casa, aumento delle addizionali regionali e comunali, nuovi bolli sui titoli e forse, da settembre, rialzo dellIva, i conti potrebbero tenere. La tendenza registrata in gennaio (+4,5% in più dello stesso mese 2011) parla chiaro.
LE CASE «FANTASMA»
Sovrapponendo le foto scattate dallaereo con le carte del catasto, lAgenzia del territorio ha scoperto oltre un milione (1.081.698) unità immobiliari sconosciute al fisco: per il 34% sono case da abitazione, per il 31% magazzini, per il 18% autorimesse. Secondo i calcoli dellAgenzia, le imposte su questo patrimonio edilizio dovrebbero valere poco meno di mezzo miliardo di euro (356 milioni ai soli fini Imu). Entro giugno sarà pronta la mappa completa degli immobili «fantasma» del Paese, e si riuscirà a drenare entrate fiscali aggiuntive per 472 miliardi.
ITALIA, TOP DELLEVASIONE
Secondo uno studio del centro Tax Research di Londra, il nostro Paese si colloca al vertice in Europa per tasse non pagate.
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