Economia

Newlat "si beve" Mukki e Tigullio. E fa ripartire il risiko del latte in Borsa

Accordo per acquisire il 46,2% di Cli, seguirà un'Opas totalitaria

Newlat "si beve" Mukki e Tigullio. E fa ripartire il risiko del latte in Borsa

Il marchio Mukki finisce nel portafoglio di Newlat. E si riaccende il risiko nel settore del latte italiano. Il gruppo agroalimentare emiliano, oggi di proprietà della famiglia Mastrolia, ha rilevato la maggioranza della Centrale del latte d'Italia (Cli) e si prepara a lanciare una un'offerta di acquisto e scambio sulla società, valutata poco meno di 40 milioni. Un'operazione che porta, alla nascita del terzo player del settore in Italia, con un fatturato di circa 500 milioni. Sul podio, ai primi due posti, ci sono Granarolo e Parmalat. Come si dispiega l'operazione? La Newlat ha siglato un accordo per comprare il 46,2% di Centrale del Latte d'Italia (l'1,34% era in suo possesso) a un prezzo di 1 euro e 0,33 azioni Newlat Food per ciascun titolo dell'azienda preda. A vendere sono Finanziaria Centrale del Latte di Torino, Lavia e famiglia Luzzati, che diventeranno soci di Newlat col 5,3%.

Il gruppo dei Mastrolia, approdato lo scorso autunno sul segmento Star di Piazza Affari, con un fatturato di 350 milioni, aggiunge così ai sui brand (Polenghi, Giglio, Buitoni) anche quelli in portafoglio alla Centrale del Latte d'Italia. Una dote preziosa fatta da 120 prodotti, che vanno dal latte, agli yogurt, alle bevande vegetali (Mukki, TappoRosso e Tigullio tra i suoi marchi più diffusi). L'Opas imporrà ai soci toscani, che detengono il 25,7%, di scoprire le carte: il Comune di Firenze ha l'11,91%, Fidi Toscana il 6,21%, Comune di Pistoia 5,3% e Camera di commercio di Firenze 2,31%. Le istituzioni toscane dovranno decidere se vendere allo stesso prezzo pagato da Newlat Group ai soci torinesi: 1 euro ad azione più 0,33 azioni ordinarie Newlat Food di nuova emissione. Se invece non aderire all'Opas, continueranno a detenere una quota di minoranza di Cli.

«ll progetto prevede che Centrale del Latte d'Italia diventi una piattaforma di riferimento» facendo leva sulle filiere di Toscana e Piemonte, oltre che sulla continuità manageriale, sotto la guida di Angelo Mastrolia (nella foto) , presidente esecutivo di Newlat Food, ed Edoardo Pozzoli, ad della società acquisita.

In Borsa, Newlat è salita dell'1,55% a 5,24 euro e Centrale del Latte del 3,57% a 2,61 euro.

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