Economia

Eliminare plastic e sugar tax entro fine anno: ecco il piano del governo

Il primo passo sarebbe quello di posticipare ancora una volta l'entrata in vigore di entrambe le imposte, per poi provvedere a un ricalcolo del gettito potenziale nel Def e abbatterle definitivamente

Eliminare plastic e sugar tax entro fine anno: ecco il piano del governo

La legge di bilancio che il nuovo esecutivo sta studiando dovrebbe prevedere anche una spallata definitiva a due tasse approntate dal governo Conte 2 verso la fine del 2019 ma mai entrate concretamente in vigore: si tratta delle più che contestate "plastic tax" e "sugar tax". Due gabelle studiate dall'attuale leader del Movimento Cinque Stelle per colpire rispettivamente la produzione e l'utilizzo delle cosiddette plastiche monouso e il commercio e il consumo di bevande zuccherate.

Plastic tax

Nelle intenzioni del governo Conte 2 la tassa sulla plastica monouso sarebbe dovuta entrare in vigore nel luglio del 2020. Nel decreto Rilancio n.34 del 2020 fu previsto un suo rinvio fino al 1° gennaio 2021, ma l'entrata in vigore fu poi ulteriormente procrastinata al 1° luglio 2021. Con la legge di Bilancio 2022, infine, la plastic tax è stata ancora una volta rinviata al nuovo anno.

La tassa, del valore fisso di 0,45 centesimi di euro per ogni chilo di prodotti di plastica monouso venduto (i cosiddetti Macsi), si sarebbe dovuta abbattere tanto sui produttori, quanto sugli eventuali importatori e gli acquirenti: la soglia minima di esenzione dell'imposta derivata dalle dichiarazioni trimestrali era stata innalzata dai 10 euro iniziali fino ai 25 euro (legge di Bilancio 2021). Per prodotti Macsi si intendevano originariamente solo i manufatti realizzati con materiale plastico aventi funzione di contenimento, protezione, manipolazione o consegna di merci o prodotti alimentari (anche in forma di fogli, pellicole o strisce) ideati per un unico impiego: a suddetti oggetti vennero poi aggiunte nella legge di Bilancio 2021 anche quelli ottenuti dallo stampaggio di Pet, destinati a divenire contenitori di bevande/bottiglie, derivati da uno specifico processo di soffiatura.

Sugar tax

La seconda tassa, invece, avrebbe dovuto colpire il consumo di bevande analcoliche con elevato contenuto di sostanze edulcoranti aggiunte. Introdotta dalla legge di Bilancio 2020, la sugar tax fu oggetto come la precedente di vari differimenti, il più recente dei quali disposto dalla legge di Bilancio 2022, che ha posticipato la sua entrata in vigore fino al 1° gennaio 2023.

L'imposta correttiva si sarebbe dovuta applicare nella misura di 10 euro per ettolitro nel caso di prodotti finiti e di 0,25 euro per chilo nel caso di prodotti predisposti a essere utilizzati previa diluizione. A conti fatti essa avrebbe gravato sui fabbricanti nazionali, sui soggetti nazionali che provvedono al condizionamento, sugli importatori e sugli acquirenti.

Cosa accadrà

Le due imposte, che avevano fin da subito provocato la forte reazione delle imprese che sarebbero state colpite da una loro applicazione, con ripetuti inviti a eliminare entrambe in via definitiva, si erano fin da subito rivelate di difficile applicazione. Ecco, in sostanza, il perché dei numerosi differimenti fino al prossimo gennaio.

Il centrodestra, che fin da subito aveva contestato le due gabelle, ha intenzione di dare una spallata definitiva a entrambe. Servirà presumibilmente muoversi con cautela, per un problema essenziale di finanza pubblica. A plastic tax e sugar tax è connesso infatti un gettito di ben 650 milioni di euro all'anno. Certo non una cifra impossibile da ammortizzare in altro modo, ma comunque al momento fondamentale per i saldi tendenziali dei prossimi anni.

Gli esperti del Mef al lavoro per risolvere il problema avrebbero previsto una soluzione in due distinti passaggi.

Innanzi tutto un nuovo differimento di ambedue le gabelle fino al 31 dicembre del 2023, infine il ricalcolo del gettito potenziale nel Def a partire dalla prossima primavera, con l'obiettivo di creare le condizioni più opportune per poterle finalmente abbattere in via definitiva.

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