Anche in un mese molto difficile per l'industria del risparmio gestito come si è dimostrato essere giugno, figurano ben cinque gruppi capaci di una raccolta mensile superiore ai 150 milioni di euro: Poste Italiane (268 milioni), Franklin Templeton (226 milioni), Azimut (191 milioni), Axa (159 milioni), Bnp Paribas am (153 milioni). Con una raccolta netta mensile a due cifre, ci sono poi altri cinque gruppi: Fondaco (54 milioni), IcrreaBanche di credito cooperativo (32 milioni), Credit Suisse (30 milioni), Amundi group (14 milioni) e Consultinvet (13 milioni). Completano la lista delle società che a giugno hanno avuto un saldo attivo tra nuove sottoscrizioni e richieste di riscatto, Morgan Stanley (9 milioni), Nextam partners (9 milioni), Invesco (8 milioni) e Alpi (3 milioni).
Sul versante opposto, hanno invece sofferto ingenti flussi di disinvestimento mensili i gruppi Intesa Sanpaolo (meno 1,6 miliardi di euro), Pioneer-Unicredit (meno 1 miliardo), Ubi Banca (meno 602 milioni), Generali (meno 510 milioni), Allianx (meno 496 milioni), Banco Popolare (meno 281 milioni), Mediolanum (meno 177 milioni), AM Holding (meno 167 milioni), Sociètè Gènèrale (meno 161 milioni) e Kairos Partners (meno 107 milioni). Risultati meno negativi ma comunque sempre abbondantemente in rosso nel mese anche per Montepaschi (meno 76 milioni), Banca Finnat Euramerica (meno 70 milioni), Arca (meno 64 milioni) e Ersel (meno 54 milioni).- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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