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La raccolta si salva dal rosso grazie all'obbligazionario

Il saldo di dicembre ha registrato un attivo per 595 milioni. Giù le gestioni di portafoglio (-688 milioni)

Grazie ai fondi obbligazionari la raccolta netta mensile di dicembre non ha chiuso in rosso. Infatti, in base ai dati Assogestioni, nell'ultimo mese del 2016 il saldo mensile ha registrato un attivo per 595 milioni grazie al contributo positivo dei fondi (per 1,28 miliardi) e quello negativo delle gestioni di portafoglio (-688 milioni): all'interno dei fondi, però, quelli ad indirizzo obbligazionario hanno impresso la direzione al mercato con un apporto positivo di 2,1 miliardi: i fondi bilanciati (399 milioni), gli azionari (265 milioni) e i flessibili (207 milioni) hanno infatti inciso solo in modo marginale mentre i fondi monetari (-1,6 miliardi) hanno continuato a soffrire l'ambiente di tassi negativi della zona euro. Alla luce di questi flussi mensili, e per effetto degli andamenti dei mercati finanziari, i fondi obbligazionari preservano il primato assoluto di mercato (42% di market share), seguiti dai flessibili (24,2%), dagli azionari (21,1%), dai bilanciati (8,3%) e dai monetari (3,8%).

Focalizzandosi invece sui fondi di diritto italiano si nota che, nell'ultimo mese del 2016, hanno accusato deflussi netti per 273 milioni (mentre la raccolta netta dell'intero 2016 si posiziona a 5,3 miliardi): i fondi di diritto estero, invece, a dicembre hanno messo a segno un bottino di 1,5 miliardi (29,2 i miliardi nei dodici mesi del 2016).

Il 2016 ha chiuso con 55 miliardi di raccolta netta complessiva e, soprattutto, con un patrimonio complessivo in gestione pari a 1.937 miliardi, oltre 100 miliardi in più rispetto al dato di fine 2015, che rappresenta il record di sempre per l'Italia.

Un patrimonio che risulta diviso quasi a metà tra i fondi comuni (con 948 miliardi e 48,9% di quota di mercato) e gestioni di portafoglio: queste ultime, tra gestioni patrimoniali per investitori istituzionali e pubblico retail, arrivano a gestire qualcosa come 989 miliardi pari al 51,1% del totale.

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