Rating dell'Italia: Pierdicchi prosciolta

La procura di Milano ha archiviato l'indagine a carico dell'ad di Standard & Poor's Italia, Maria Pierdicchi. La top manager era indagata per favoreggiamento in favore di analisti e manager della sua stessa agenzia, finita nel mirino della magistratura di Trani per aver tagliato il rating dell'Italia a mercati aperti. Rischiano però ora di essere esclusi dal processo anche le associazioni dei consumatori, i risparmiatori che hanno lamentano il deprezzamento dei titoli sottoscritti e cinque parlamentari di Fi e Ncd. Gli avvocati di Standard & Poor's e Fitch hanno infatti chiesto al Gup l'esclusione, per carenza di legittimazione, di tutte le parti civili dall'udienza preliminare: il giudice deciderà il 18 febbrario.
Fuori dalla contesa restano, poi, Bankitalia e il Tesoro che finora hanno partecipato all'udienza solo come persone offese. Gli imputati sono accusati di manipolazione del mercato aggravata dalla «rilevante offensività» (perché il reato sarebbe stato commesso ai danni dello Stato) e dalla rilevante gravità del danno patrimoniale provocato. Nella prossima udienza i legali di S&P e Fitch contesteranno la competenza territoriale della procura di Trani e i reati attribuiti agli imputati.

Il Pm inquirente, Michele Ruggiero, ritiene però di essere competente a indagare in base all'articolo 10 del Codice di procedura penale. Secondo questa norma, in caso di reato commesso interamente all'estero da soggetti stranieri residenti Oltreconfine, la competenza è del Pm che per primo ha iscritto la notizia di reato.

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