Camilla Conti
Il duello «al buio» degli ultimi rilanci su Rcs vede per ora in vantaggio di quattro centesimi Urbano Cairo sulla cordata avversaria di Bonomi e dei soci storici del Corriere. Il patron de La7 ha infatti alzato da 0,17 a 0,18 le azioni della sua Cairo Communication offerte per ciascun titolo Rcs nell'Ops. Mettendo però sul piatto anche 0,25 euro in contanti per ciascun titolo della Rizzoli portata in adesione all'offerta. L'imprenditore ha inoltre ottenuto da Intesa un nuovo finanziamento di 140 milioni milioni «se fosse necessario». La newco di Andrea Bonomi, Della Valle, Mediobanca, Pirelli e UnipolSai ha invece alzato da 0,80 a 1 euro il corrispettivo dell'Opa. Con il rilancio di ieri, l'esborso complessivo per Bonomi&C salirà fino a un massimo di 404 milioni di euro. Il nuovo corrispettivo è superiore del 67,2% rispetto al prezzo ufficiale di Borsa di Rcs del 13 maggio, prima del primo annuncio dell'opa, e del 25% rispetto alla precedente offerta.
Le due offerte sono state consegnate ieri in busta chiusa a Consob (i termini scadevano a mezzanotte. Essendo rilanci «al buio», da entrambe le parti le bocche ieri sono rimaste cucite fino a tarda sera per non svelare le carte ai rispettivi avversari. Poi gli annunci, attorno alle 23. Vedremo, ora, se il vantaggio di Cairo verrà confermato anche in Borsa con l'andamento del titolo Cairo Comm. Deciderà, dunque, il mercato. Che ha una settimana di tempo per scegliere fra due offerte molto diverse: un mix fra carta e contanti per Cairo contro un'Opa tutta cash, un editore puro contro una cordata di soci finanziari, cambiamento contro continuità. «Ho avuto almeno centro incontri con gli investitori in queste settimane e ho capito che il mercato tifa per me, voleva solo che mettessi cassa, almeno dieci cent. Io ne metto 25. E' una cifra importante, sono soldi che abbiamo come cassa di Cairo, quindi ce lo possiamo permettere. Ho dato l'anima, e sono certo che questa mossa verrà apprezzata». La parte in contanti «se tutto il mercato mi dà le azioni ,equivale a 130 milioni». Se si esclude la quota della cordata Bonomi «perché le azioni loro non le prenderò, sono 300 milioni di azioni che corrispondono a 75 milioni di euro», ha aggiunto.
Alla vigilia degli ultimi rilanci di ieri, intanto, il titolo Rcs si è portato ai massimi da 9 mesi con un +0,83% a 0,852 euro per azione. Grazie anche all'«effetto Cairo» che l'8 aprile ha dato il calcio d'inizio della partita sul Corriere annunciando la sua ops, le azioni della Rizzoli hanno più che raddoppiato il loro valore a Piazza Affari (+109%): la capitalizzazione è così salita da poco più di 210 milioni di euro agli attuali 445 milioni. Le Cairo Com hanno guadagnato il 4,29% a 4,38 euro. Dal punto di vista delle adesioni alle offerte, il match si chiuderà il 15 luglio e i dati definitivi si conosceranno lunedì 18 luglio. Ieri è stata, intanto, trasmessa in tv la campagna pubblicitaria sull'offerta del patron de La7. Una carrellata di immagini accompagnata dalla voce fuori campo che elenca i suoi successi: aver fondato un gruppo editoriale, lanciato 14 nuove testate, rilanciato la Mondadori e La7.
«Tutto questo distribuendo in 8 anni 153 milioni di euro in dividendi». E Rcs?». «Ops!», risponde lo stesso Cairo spuntando alla fine dello spot. Che pubblicizza, appunto, l'Ops, ovvero l'offerta di pubblico scambio, sulle azioni Rcs.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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