Economia

Il ricatto delle agenzie: "Se Londra lascia la Ue le taglieremo il rating"

L'avvertimento di Standard and Poor's: "Se la Gran Bretagna dovesse lasciare la Ue e tagliare i ponti con Bruxelles il giudizio su Londra sarebbe equiparato a quello su Polonia e Slovenia"

Il ricatto delle agenzie: "Se Londra lascia la Ue le taglieremo il rating"

Se dovesse uscire dall'Unione Europea, la Gran Bretagna potrebbe vedere il proprio rating tagliato di due punti, declassato al livello di quello polacco o sloveno.

Lo ha annunciato Moritz Kraemer, responsabile globale dei rating sovrani di Standard and Poor's, speficicando che il rating britannico potrebbe scendere da AAA ad AA nel caso che il Regno Unito dovesse abbandonare l'Unione Europea, e precipitare da AA ad A se le relazioni tra Londra e Bruxelles dovessero guastarsi.

Si tratta di una previsione piuttosto inquietante, anche negli ambienti economici: la Gran Bretagna ha sempre ottenuto il giudizio massimo, AAA, fin dal 1978. Kraemer ha anche aggiunto che nel medio termine il divorzio dalla Ue si può ritenere "probabile", soprattutto alla luce del referendum in programma per il 2017 sulla permanenza nell'Unione.

Già quest'estate, d'altro canto, l'agenzia di rating aveva declassato l'outlook della Gran Bretagna da "stabile" a "negativo", esprimendo gravi preoccupazioni sulla capacità della Gran Bretagna di attrarre investimenti qualora le relazioni con Bruxelles dovessero venire interrotte.

Il quotidiano britannico - e tendenzialmente euroscettico - The Telegraph aggiunge che il declassamento estivo nell'outlook implica che nei prossimi due anni la possibilità di un downgrade nel rating si attesta almeno al 30%, se non maggiore.

Altre importanti agenzie di rating come Moody's e Fitch avevano già declassato la Gran Bretagna dal giudizio di "AAA" nel 2013, ma non per questo escludono ulteriori declassamenti in caso di un "Brexit" che, sostengono, "avrebbe implicazioni negative per la crescita".

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