Scatta Fca (+8,3%), il mercato aspetta i «botti» dell'ultimo anno di Marchionne

Gli analisti ignorano le vendite in calo, e guardano al risiko e a Marelli

Pierluigi Bonora

Le azioni Fca hanno iniziato il 2018, ultimo anno con Sergio Marchionne al volante del gruppo, volando a livelli record: +8,36% a Milano (16,85 euro) e +5,84% a New York (20,31 dollari a tre ore dalla chiusura). Il mercato ignora i dati in ribasso delle vendite registrati da Fca in Italia a dicembre (-13,86% e quota mensile scesa dal 29,78 al 26,49%) e soprattutto quelli sul mercato Usa, il più importante per i profitti del Lingotto: -11% il mese scorso, ben oltre le attese degli analisti (-8,2%).

Negativo, Oltreoceano, anche il dato annuale: -8%, più dei cali di Gm (-1,3%) e Ford (-1,1%). E a nulla sembra importare anche la riduzione, dopo sette anni d'oro, del mercato Usa nel suo complesso: -1,8% nel 2017, cioè 17,25 milioni di veicoli immatricolati. E neppure le fosche previsioni di un mercato Usa a 16,8 milioni di unità nel 2018, paventate da Edmunds, hanno scalfito la fiducia degli investitori. Gli analisti, di fatto, si aspettano da Marchionne l'ultimo botto, dopo quelli che hanno caratterizzato la sua lunga e proficua gestione per gli azionisti di casa Elkann-Agnelli. Al di là dell'ottimismo per le prospettive economiche mondiali intraviste dalla sale operative, a tenere banco sono possibili operazioni straordinarie all'orizzonte, come alleanze o dismissioni (Magneti Marelli e Comau).

«Fca - la spiegazione di Roberto Russo, ad di Assiteca Sim - ha abituato gli investitori a risultati operativi eccellenti che testimoniano lo straordinario lavoro del top management guidato dall'ad Marchionne. I dati del terzo trimestre 2017, gli ultimi presentati, hanno evidenziato una crescita dell'Ebit adjusted e dell'utile netto rispettivamente del 17% e del 50% rispetto all'anno precedente e la società ha rivisto al rialzo gli obiettivi di crescita del 2018, confermando l'azzeramento del debito. Ipotizzando un utile netto di 4 miliardi nel 2018 e senza considerare il potenziale appeal di eventuali operazioni straordinarie, più volte smentite dal top management, il target price di Fca a un multiplo prezzo/utile di 8, stimato in modo conservativo, è pari a circa 20,5 euro per azione».

Il 15

gennaio Marchionne sarà a Detroit per l'annuale Auto Show. In quella occasione potrebbe svelare le date degli «Investor Day» Ferrari e Fca, quando dovrebbe uscire anche il nome del suo successore alla guida del Lingotto.

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