Scatta la stretta sulle emissioni delle auto

Gli scarichi vengono testati in strada e non più in laboratorio

Scatta la stretta sulle emissioni delle auto

Una stretta sulle emissioni dei gas di scarico nocivi (gli ossidi di azoto o NOx) insieme al numero di particelle di particolato (Pn) era allo studio da almeno un decennio. È indubbio, però, che il Dieselgate scatenato due anni fa dal Gruppo Volkswagen ha costretto la Commissione Ue a imprimere una forte accelerazione a questo provvedimento.

E così, a partire da oggi, ecco al via la nuova procedura di test per la verifica delle emissioni dei veicoli in condizione di guida reale. La norma riguarda i nuovi modelli e le nuove omologazioni. Interessati alla Rde (Real drive emissions) sono gli automezzi con motore diesel e benzina (iniezione diretta). Grazie a un dispositivo installato sulla vettura denominato Pems (Portable emissions measurement system) gli scarichi vengono quantificati non più in laboratorio, ma lungo un percorso urbano con velocità fino a 60 orari, per un terzo extra-urbano tra 60 e 90 orari, e un altro terzo in autostrada in un intervallo di andatura tra 90 e 110, e comunque mai superiore a 145 km/h.

Il test, che può durare tra l'ora e mezza e le due ore, vuole garantire che i limiti di emissione previsti nel ciclo di omologazione, con le opportune tolleranze dovute alla strumentazione, siano rispettati anche nella guida effettiva. «L'Europa - commenta Gianmarco Giorda, direttore di Anfia (l'Associazione della filiera italiana automotive) - è la prima regione a fare questo passo che comporterà pesanti investimenti da parte della filiera europea e italiana per consentire che le emissioni possano rientrare nei limiti previsti. La Rde renderà i motori diesel più performanti nella riduzione degli inquinanti. Ma per ottenere risultati più significativi a beneficio della qualità dell'aria, occorre che oltre alle norme tecniche stringenti siano avviate politiche di rinnovo del parco mezzi così da togliere dalle strade vetture inquinanti e non sicure».

Da parte sua, l'Acea, che riunisce le Case automobilistiche europee, rileva - in una nota - come il test in condizioni di guida reale «dovrebbe aiutare a prevenire il caos causato dall'utilizzo di una moltitudine di prove differenti, ognuna con metodi e risultati diversi e incomparabili, come quelle proposte di recente da alcuni governi locali, città e altre parti interessate».

L'abbattimento degli NOx sarà raggiunto in due fasi: quella che parte oggi e quella che inizierà l'1 settembre 2019 (nuove immatricolazioni). La fase 2 porterà come data l'1 gennaio 2020 (nuovi modelli) e l'1 gennaio 2021 (nuove immatricolazioni), con un'ulteriore stretta sugli scarichi di NOx.

Da oggi entra in vigore anche il nuovo ciclo omologativo per i consumi della vettura. Per i veicoli diesel diviene obbligatorio il sistema Scr, il serbatoio a parte per l'Adblue, a base di urea, fondamentale per il taglio drastico degli NOx.

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