Pierluigi Bonora
Nel giorno in cui S&P promuove Fca e la sua divisione Usa, alzando il rating a BB+ da BB, con l'outlook stabile, l'ad Sergio Marchionne annuncia una nuova rivoluzione al vertice del «polo» premium Alfa Romeo e Maserati: Tim Kuniskis, americano, da 26 anni in Fca e responsabile di Chrysler, Dodge, Fiat e Srt per gli Usa, subentra al canadese Reid Bigland, il quale continuerà a ricoprire i ruoli di capo delle vendite di Fca negli Usa nonché di presidente e ceo di Fca Canada.
Al posto di Kuniskis sulla plancia della divisione «Passenger car brands» del Lingotto ecco arrivare, sempre dal gruppo, Steve Beahm. Per Alfa e Maserati si tratta di un nuovo scossone: Bigland, infatti, il 24 maggio del 2016 era stato nominato al posto dell'ingegnere tedesco Harald Wester, responsabile tecnico di Fca e già a capo di Maserati e Abarth, il quale nel gennaio 2010 aveva preso il volante anche del Biscione. Recente, inoltre, è anche l'avvicendamento alla direzione di Jeep Emea. E anche la guida di Europa, Africa e Medio Oriente per il marchio traino del gruppo è stata affidata a un americano: Jeff Hines risponde ad Alfredo Altavilla, coo di Fca Emea.
Al di là dei convenevoli, è chiara la difficoltà di Bigland a seguire allo stesso tempo Alfa, Maserati (la spola frequente Detroit-Modena-Detroit), le vendite di Fca negli Usa e occuparsi del Canada. Da vedere, intanto, se oggi in Borsa ci sarà per Fca un effetto S&P.
Il titolo ieri ha perso il 3,6% a 18,11 euro. Sempre S&P, pronta a un nuovo upgrade nei prossimi mesi, sostiene che sul caso emissioni negli Usa il Lingotto può permettersi di pagare una sanzione fino a 2 miliardi di dollari.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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