Il peso dell’inflazione è pronto ad abbattersi anche sulle prossime vacanze degli italiani. Un vero e proprio boom che riporta il calendario al 1986. Prima vittima dell'impennata dei prezzi i biglietti aerei. Secondo i dati Istat relativi al mese di giugno quest’anno il prezzo dei biglietti è quasi raddoppiato rispetto allo scorso anno, andando a segnare un +90,4%. Anche rapportando il dato al solo mese precedente si può osservare un incremento del 23,8%. I rincari, con i prezzi dei carburanti che continuano a salire, in generale riguardano anche tutti i servizi che sono relativi ai trasporti, +7,2% annuo; +2% da maggio. Anche decidere di soggiornare in una camera d’albergo, in un B&B o anche in un villaggio turistico, questa estate può risultare molto più costoso rispetto al passato. In questo caso i prezzi di servizi di alloggio segnano infatti un +18,1% annuo e un +5,8% su base mensile.
Anche la frutta è sempre più cara
In particolare, l’Istat segnala nel mese di giugno una accelerazione dei prezzi della frutta, sia fresca che refrigerata da +6% a +10,9% annuo, e di quelli dei vegetali freschi o refrigerati, escludendo però le patate da +11% a +11,8%. Come calcolato dal Codacons, che parla di ‘mazzata record’, il tasso di inflazione all'8%, che non si registrava da gennaio 1986 quando era pari a +8,2%, si traduce a parità di consumi in una maggiore spesa pari a +2.457 euro all’anno per una famiglia tipo, che può anche arrivare a +3.192 euro annui per un nucleo familiare con due figli.
Il boom dell'indice generale deriva da diverse componenti. In particolare sarebbe dovuto ai prezzi dei beni energetici non regolamentati (+6,0%), dei servizi relativi ai trasporti (+2,0%), degli alimentari lavorati (+1,7%), dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+1,3%) e dei beni non durevoli (+0,7%), come rilevato dall'Istat nei dati preliminari dei prezzi al consumo a giugno. L'inflazione acquisita per il 2022 è pari a +6,4% per l'indice generale e a +2,9% per la componente di fondo.
Non va miglio in Europa con un'inflazione sempre da record: a giugno ha toccato l'8,6%, (contro l'8,1 di maggio), un livello che non era mai stato registrato da quando è stata creata l'Unione economica e monetaria. La principale componente che ha inciso sulla crescita dell'inflazione media è stata l'energia, comparto nel quale l'aumento su base annua è stato a giugno del 41,9% rispetto al 39,1% di maggio.
"Una vera emergenza nazionale"
Come si legge in una nota dell’associazione consumatori, il rialzo "avrà effetti pesantissimi non solo sulle tasche delle famiglie, ma anche sull'economia nazionale". Il presidente Carlo Rienzi ha spiegato:“Le nostre peggiori previsioni trovano purtroppo conferma nei dati Istat. Siamo in presenza di una vera e propria emergenza nazionale". Secondo il presidente, i prezzi al dettaglio sarebbero destinati a salire ancora nelle prossime settimane, come ovvia conseguenza dell'aumento incessante dei carburanti che registrano livelli altissimi alla pompa, oltre che delle evidenti speculazioni sui listini. Per Rienzi l'inflazione è destinata a raggiungere quota 10%. "Di fronte a tali numeri il governo non ha più alibi, e deve intervenire con urgenza per salvare le tasche di famiglie e imprese bloccando da subito i prezzi di energia e carburanti", ha concluso il presidente di Confcommercio.
Su Twitter il leader della Lega Matteo Salvini ha commentato la notizia: "Inflazione, costo della vita e bollette ai massimi dal 1986, ma la sinistra vuole approvare leggi sulla droga libera e la cittadinanza facile agli immigrati. Follia".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.