La tassa nascosta sul conto corrente

Contanti e conti correnti vengono "bruciati" dall’inflazione: in 20 anni 1000 euro diventano 588. Ecco cosa cambia

La tassa nascosta sul conto corrente

I soldi sotto il materasso? Rischiano di "bruciarsi" pagando una tassa occulta: quella del tempo che corrode il potere di acquisto basandosi sull'inflazione. E così in Italia ci sono almeno 1.400 miliardi di euro in contanti o su depositi degli istituti di credito che appartengono a famiglie e imprese. Di fatto per chi ha lasciato circa 10 anni fa mille euro sul conto, adesso ne ritrova solo 875 se si tiene conto del loro potere di acquisto. Come sottolinea il Sole 24 Ore, a testimoniare la massa di soldi tenuti a riposo dagli italiani, ci sono i dati di Bankitalia sulle imprese. L'istituto di via Nazionale ha infatti evidenziato come la liquidità delle imprese da 265 a 304 miliardi di euro. Una mole di denaro che fa parte della liquidità sui conti e che resta di fatto a riposo. E secondo alcuni calcoli se si va indietro nel tempo il conto della tassa nascosta è sempre più salato. Uno studio di AdviseOnly per il Sole, sottolinea che che mille euro messi in "sosta" 20 anni fa, adesso equivalgono a circa 588 in termini di potere di acquisto. Una cifra da non sottovalutare dato che si tratta della metà del capitale iniziale investito. Se invece si calcolano periodi di tempo più brevi come ad esempio cinque anni, mille euro in un lustro diventano circa 967 euro. Fate attenzione anche al balzello dei conti correnti. In Italia il tasso sui conti è dello 0,04 per cento e negli ultimi giorni si è aperto il dibattito sui tassi negativi ad esempio sopra la soglia dei 100mila euro. A questi interessi miseri vanno poi aggiunte le spese di gestione del conto che possono arrivare in media a 86,9 euro.

C'è così chi preferisce investire una parte di capitale in borsa o sui bond con un rendimento medio che va dall'1 per cento al 4,2. Ma anche in questo caso a volte la paura dei cambiamenti repentini dei mercati fa dirottare il denaro "sotto il materasso".

Il tema dei depositi a lungo termine comunque resta comunque aperto. Eppure va sottolineato che le banche attingono dai depositi dei clienti per erogare credito alle imprese. Scongelare un poi di quel contante bloccato potrebbe contribuire a rimettere in moto la crescita.

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