Economia

"Per Tavares compenso esagerato"

No dal 52% degli azionisti di Stellantis al piano di remunerazione

"Per Tavares compenso esagerato"

Colpo di scena, ieri, all'assemblea degli azionisti di Stellantis, la prima a regime dopo le nozze tra Fca e Psa avvenute il 16 gennaio 2021. Nel mirino del 52,1% degli investitori presenti, che l'hanno bocciata, è finita la politica di remunerazione del gruppo, in particolare quella dell'ad Carlos Tavares.

L'azionista di minoranza PhiTrust, in proposito, ha pubblicato una nota dove critica la remunerazione complessiva del top manager pari a 19,15 milioni. Per la società francese di gestione, la remunerazione per il 2021 può infatti arrivare a essere stimata in 66 milioni considerando il piano di incentivazione al 2028.

«Questa cifra, la più alta tra le imprese francesi e probabilmente tra i gruppi quotati nell'Ue, è giustificata per una persona che non ha creato l'azienda, ma che la gestisce soltanto?», si chiede PhiTrust nella nota. E ancora: «La remunerazione di Tavares è giustificata socialmente, visto che il gruppo dovrà fare probabilmente fronte a una ristrutturazione con tagli ai posti di lavoro, vista la sua sovraccapacità produttiva e la duplicazione di funzioni con la fusione tra Fca e Psa?».

Anche la candidata all'Eliseo, Marine Le Pen, è intervenuta sullo stipendio di Tavares, giudicato «scioccante, ma meno rispetto ad altri, visto che per una volta ha ottenuto dei buoni risultati».

Il presidente di Stellantis, John Elkann, è quindi intervenuto spiegando che si tratta di un voto di consultazione, ma non vincolante. «Bisogna tenere conto - ha chiarito Elkann - dei risultati record raggiunti nel 2021 e che l'aumento di stipendio di Tavares, rispetto a quello che aveva in Psa, è dovuto al fatto che Stellantis è una azienda diversa e molto più grande».

Il gruppo - secondo la relazione finanziaria di Stellantis - ha speso nel 2021 per la remunerazione del Cda complessivamente 28,8 milioni, di cui 4,5 milioni per la parte fissa e il resto per i piani di incentivi e compensazioni. Il presidente Elkann ha ricevuto 7,88 milioni e il direttore finanziario Richard Palmer 14,8 milioni.

Mega-compensi a parte, ieri le assemblee della galassia Agnelli hanno approvato la distribuzione dei dividendi: 3,3 miliardi per Stellantis, 250 milioni per Ferrari e 380 milioni per Cnh Industrial.

Come annunciato già a novembre alla presentazione del piano strategico, Iveco Group, da poco scorporato da Cnh Industrial e in Borsa da inizio gennaio (ieri +5,99%), per la cedola dovrà invece ancora attendere.

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