Tfr, quota 100 e finestre: ecco il decreto pensioni

Gli statali dovranno attendere i tempi della Fornero per ottenere la buonuscita. Ecco come andare in pensione

Tfr, quota 100 e finestre: ecco il decreto pensioni

Il decreto pensioni comincia a prendere forma. Di fatto nelle prime settimane di questo mese dovrebbe arrivare il testo definitvo per il superamento della legge Fornero che di fatto andrà a cambiare radicalmente il sistema previdenziale del nostro Paese. Ma la Fornero, con Quota 100, sarà davvero superata? A giudicare dal percorso a ostacoli che dovranno affrontare gli statali, la norma previdenziale dell'ex ministro del governo Monti resterà in piedi in molti dei suoi aspetti. Gli impiegati pubblici infatti riceveranno il pagamento della buonuscita solo con le regole stabilite dalla legge Fornero. Facciamo un po' di chiarezza.

L'erogazione del Tfr rispetta alcuni paletti importanti: viene pagato interamente solo se risulta una cifra fino a 50mila euro. Se questa soglia viene superata e si ferma sotto il tetto dei 100mila euro viene pagato con due rate annuali. Nel caso in cui l'importo dovesse invece superare i 100mila euro allora le rate da pagare sarebbero tre. E così un dipendente pubblico che raggiunge quota 100 con i requisiti che prevedono i 62 anni di età e i 38 anni di contributi con una buonuscita da più di 100mila euro dovrà attendere i 70 anni per incassare l'intera somma. Adesso il governo sta pensando di prevedere alcune convenzioni tra le amministrazioni pubbliche e le banche per dare il via a pagamenti più celeri.

Ma in questo momento, testo alla mano, il pagamento resta fermo ad un arco di tempo che può arrivare anche a 5 anni (partendo dai 65 anagrafici) come previsto dalla legge Fornero. Il ministro alla P.A., Giulia Bongiorno ha precisato: "Governo lavora per garantire a dipendenti #Pa che decidano di usare #quota100 Tfr in anticipo (rispetto a quanto previsto dalle norme dei precedenti governi), mediante convenzioni stipulate tra banche e amministrazioni. Stiamo parlando con Abi per trovare soluzione più favorevole".

Intanto nel quadro della norma che andrà a regolamentare il nuovo sistema pensionistico viene confermata ad aprile la prima finestra utile per lasciare il lavoro con quota 100 (gli statali dovranno attendere luglio) e viene confermata l'introduzione del Cda per Inps e Inail. L'attuale presidente dell'Inps, Tito Boeri resterà al suo posto fino a termine del mandato previsto per febbraio. Non ci sarà dunque alcun commissariamento dell'istituto.

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