Toshiba prevede perdite record per il 2015, 4,5 miliardi di dollari, con conseguente mega taglio della forza lavoro pari a 6.800 dipendenti. Il colosso nipponico è da luglio nei guai, da quando il dimissionario amministratore delegato ha ammesso di aver sovrastimato i profitti di oltre 150 miliardi di yen in sette anni. Da allora, il prezzo delle azioni del gruppo giapponese ha continuato ad affondare fino a dimezzarsi. Ieri l'ultima botta con una perdita di oltre il 9%. Il risultato non contempla però solo le svalutazioni ma anche problemi di business. La società, un tempo leader nei personal computer e nelle tv ha infatti annuciato drastici tagli ad entrambi i settori. La società sta anche cercando acquirenti per la quota di maggioranza della sua attività sanitaria che la società aveva precedentemente descritto come un importante fattore di crescita. La società ora intende focalizzarsi su due settori: semiconduttori ed energia. I chip di memoria flash realizzati sono molto utilizzati negli smartphone, ma i profitti si sono ridotti di recente a causa di una feroce concorrenza. Quanto all'energia la forte attenzione della società sulle centrali nucleari si è tradotta in problemi negli ultimi anni.
Basti pensare che il Giappone si è allontanato dal nucleare dopo gli incidenti nei siti di Fukushima Daiichi nel 2011, mentre gli Stati Uniti, dove ha sede la controllata Toshiba Westinghouse Electric, sono diventati nel frattempo molto più freddi nei confronti dell'energia nucleare grazie alla disponibilità di gas naturale. Tra le altre misure di ristrutturazione la società intende trasformare la sua unità dedicata ai personal computer in una società controllata puntando soprattutto alle aziende piuttosto che al mercato retail.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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