
Non bastava il pressing sulla Federal Reserve per tagliare i tassi, adesso Donald Trump ha tirato fuori un nuovo coniglio dal cilindro: il presidente degli Stati Uniti ha infatti dichiarato che le società quotate statunitensi non dovrebbero più essere tenute a comunicare i risultati con scadenza trimestrale, ma solo semestrale. La modifica richiederebbe l'approvazione della Securities and Exchange Commission (ovvero la Consob americana). "Questo farà risparmiare denaro e permetterà ai manager di concentrarsi sulla corretta gestione delle loro aziende. Avete mai sentito dire che la Cina ha una visione a 50-100 anni sulla gestione di una azienda, mentre noi gestiamo le nostre aziende su base trimestrale??? Non va bene!!!, ha scritto Trump in un post sul suo social Truth. La Sec richiede la comunicazione trimestrale dei risultati e degli utili delle società quotate dal 1970.
Il dibattito sul passaggio a un sistema semestrale non è nuovo: emerse anche durante il primo mandato di Trump, che nel 2018 aveva chiesto alle autorità di regolamentazione di valutare questa modifica, ma il tentativo non aveva avuto successo. Nello stesso anno, anche il ceo di JPMorgan. Jamie Dimon, e Warren Buffett scrissero insieme un intervento sul Wall Street Journal a sostegno dell'idea.
La proposta rilanciata ieri da Trump fa eco a quella della Long-Term Stock Exchange, che la scorsa settimana ha dichiarato di voler presentare una petizione alla stessa Sec per eliminare gli obblighi di rendicontazione trimestrale. In particolare, Ltse propone di dare alle aziende la possibilità di condividere i risultati due volte l'anno. È probabile che la mossa incontri l'opposizione degli investitori che contano sulla trasparenza di una comunicazione regolare, considerando anche che i report sono solitamente accompagnati da conferenze telefoniche durante le quali gli analisti possono porre domande ai manager.
Chi spinge per l'eliminazione degli obblighi di rendicontazione trimestrale sostiene invece che un simile cambiamento potrebbe aumentare il numero delle Ipo e attirare quelle società che si son tenute lontane dalla Borsa a causa del lungo e costoso lavoro amministrativo necessario per la quotazione.