Economia

Tutti i tagli della spending review

Dai tagli degli organici della Pubblica amministrazione (10%  dipendenti, 20% dirigenti) al blocco degli stipendi. Tagli alle Province, blocco tariffe, stangata sulle auto blu

Tutti i tagli della spending review

Lavoro lungo e minuzioso quello svolto dal supercommissario Enrico Bondi, chiamato dal governo a utilizzare le forbici per cercare di ridurre la spesa pubblica. A quanto si apprende è stato individuato un paniere di spesa per 60 miliardi circa su cui si potrebbe realizzare un risparmio fino al 60%. Prevista una stretta sui dipendenti pubblici e alcune sforbiciate ai ministeri. Spunta il blocco delle tariffe. Vediamo quelle principali punto per punto.

Per due anni, dal 1 gennaio 2013 al 31 dicembre 2014, lo stipendio dei dipendenti delle società pubbliche non potrà superare quello del 2011.

Vengono sospesi i concorsi per l’accesso alla prima fascia dirigenziale: nella bozza del dl si legge che sono sospese le modalità di reclutamento "non oltre il 31 dicembre 2015".

I permessi sindacali a partire da gennaio del 2013 saranno ridotti del 10%. "I contingenti dei distacchi sindacali e dei permessi sindacali retribuiti ... sono ulteriormente ridotti del 10%. La riduzione è effettuata a decorrere dal 1 gennaio 2013".

Gli uffici pubblici resteranno chiusi nella settimana di ferragosto e in quella tra Natale e Capodanno e gli statali saranno messi in ferie (obbligatorie).

La spending review porterà a un taglio del 20% di dirigenti e del 10% di dipendenti semplici negli organici della Pubblica amministrazione.

Nell'articolo 1 della bozza del dl si parla dei tagli alle Province: entro 20 giorni dall'entrata in vigore del decreto "il Consiglio dei Ministri delibera un'ipotesi di riordino".

Previsto un blocco delle tariffe fino al 31 dicembre 2013: "viene sospesa l’efficacia delle norme statali che obbligano o autorizzano organi dello Stato o autorità ad emanare atti aventi ad oggetto l’adeguamento di diritti, contributi o tariffe a carico di persone fisiche o persone giuridiche in relazione al tasso di inflazione ovvero ad altri meccanismi automatici".

Stop agli adeguamenti Istat per i canoni dovuti dalle Amministrazioni per l’utilizzo di immobili in locazione passiva. Il locatore ha facoltà di recedere dal contratto "dandone comunicazione entro il 31 dicembre 2012 con lettera raccomandata. Il recesso ha effetto decorsi sei mesi dal ricevimento della comunicazione, salvo termine più breve concordato con l’Amministrazione locataria".

Ridotti i compensi pagati dallo Stato ai Caf. Il compenso scende a 13 euro per ciascuna dichiarazione elaborata e trasmessa e a 24 euro per l’elaborazione e la trasmissione delel dichiarazioni in forma congiunta. Il decreto riduce anche del 10% i trasferimenti a favore dei patronati.

Stangata sulle auto blu: nel 2013 le spese non dovranno superare il 50% di quanto messo a bilancio nel 2011. "A decorrere dall’anno 2013, le amministrazioni pubbliche inserite nel conto economico consolidato della pubblica amministrazione, incluse le autorità indipendenti, non possono effettuare spese di ammontare superiore al 50 per cento della spesa sostenuta nell’anno 2011 per l’acquisto, la manutenzione, il noleggio e l’esercizio di autovetture, nonchè per l’acquisto di buoni taxi; il predetto limite può essere derogato, per il solo anno 2013, esclusivamente per effetto di contratti pluriennali già in essere".

"I tagli saranno selettivi, non lineari. Ci saranno riduzioni di organico e le dovute compensazioni dove serviranno. Per la gestione delle eccedenze ci sarà un meccanismo di accompagnamento alla pensione per quelli più vicini o un meccanismo di mobilità obbligatoria per due anni".

Così il ministro della Funzione pubblica Filippo Patroni Griffi risponde ai cronisti in Transatlantico in merito alle misure che potrebbero essere contenute nel secondo decreto sulla spending review.

 

 


 

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