Ultima chiamata per le banche venete

Gli azionisti azzerati possono aderire all'offerta di transazione fino a mercoledì

Ultima chiamata per le banche venete

Il copione già visto a Siena con il Monte dei Paschi sembra ripetersi a Nordest. Nella serata di venerdì 17 sono partite le lettere a Bce, Mef e Bankitalia per chiedere l'ok alla ricapitalizzazione pubblica preventiva secondo l'articolo 32 della direttiva Brrd.

Il programma prevede due aumenti di capitale - non più un'unica ricapitalizzazione come previsto in caso di nozze - ciascuno sotto i 2,5 miliardi. Alle due ex popolari servono tra i 4,5 e 5 miliardi.

I fabbisogni di capitale devono essere valutati sulla base del progetto di fusione sottoposto alla Bce, considerato un passaggio imprescindibile per il loro rilancio. Un contributo alla riduzione degli aiuti di Stato potrebbe venire dal fondo Atlante, socio al 99% di entrambe le banche, che però non ha ancora preso una posizione in merito alla nuova ricapitalizzazione.

Il negoziato sulla ricapitalizzazione precauzionale da parte del Tesoro comincia adesso: il confronto coinvolgerà l'Antitrust europeo e la Bce, per stimare il fabbisogno di capitale, verificare la sussistenza dei requisiti per il soccorso pubblico e mettere a punto un piano industriale in grado di rilanciare le banche e garantire la temporaneità dell'intervento statale. Proprio dalla Bce dovrebbe arrivare la prima fondamentale indicazione lungo questo percorso. Come accaduto a fine dicembre con Mps, Francoforte dovrà valutare se ci sono le condizioni per la ricapitalizzazione precauzionale e indicare il fabbisogno di capitale. Bruxelles dovrà invece valutare l'esistenza dei requisiti per l'accesso agli aiuti di Stato: per consentire l'accesso alla ricapitalizzazione precauzionale è necessario che una parte delle perdite delle banche vengano assorbite da capitale privato, in primo luogo il patrimonio della banca e le obbligazioni subordinate.

I prossimi giorni saranno decisivi: martedì 21 la commissaria all'Antitrust Margrethe Vestager incontrerà il ministro dell'economia Pier Carlo Padoan a Bruxelles per discutere della ricapitalizzazione di Mps ma anche del futuro delle due banche venete. Mercoledì 22 marzo è, inoltre, il termine ultimo per aderire alle offerte di transazione. Per martedì 28 sono infine attesi i conti della Vicenza. Le due banche dovranno decidere quanti accantonamenti prevedere in bilancio per far fronte alle cause legali: più alte saranno le adesioni all'offerta di transazione e più basso sarà il rischio, dunque il costo, di eventuali cause. Ieri e oggi le due reti commerciali hanno lavorato a ritmi serrati per disinnescare la mina del contenzioso.

A venerdì le adesioni risultavano superiori al 50% per la Vicenza e sopra il 60% per Veneto Banca, comunque sotto la soglia di efficacia dell'offerta fissata inizialmente all'80% ma considerata flessibile dai vertici delle due ex popolari.

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