Gli uragani fermano l'Auto Usa, sbanda Fca -13%

Mercato giù dell'1,1%, ma Ford avanza del 6,4%. Positivo il marchio Alfa

Gli uragani fermano l'Auto Usa, sbanda Fca -13%

Le vendite di auto negli Usa risentono dei gravi danni causati recentemente dagli uragani, in particolare nel Sud del Continente. E così, in ottobre, le immatricolazioni scendono dell'1,1% rispetto al mese precedente, mentre il dato dei 10 mesi segna un -1,6%. I tre gruppi locali vedono solo Ford avanzare (+6,4% e -1,9% da gennaio a ottobre), a differenza di General Motors e Fca.

Nel caso di Gm la riduzione delle vendite è stata del 2,2% (-0,9% da inizio anno), nel secondo del Lingotto più consistente: -13,2% (-8,4% da gennaio). In casa Fca solo Alfa Romeo porta il segno positivo, grazie a Giulia e Stelvio, con 1.205 immatricolazioni del mese scorso che salgono a 8.557 a partire da gennaio. Segno meno per gli altri marchi, incluse le «locomotive» Jeep (-2,5% a ottobre, nonostante il buon impatto di Compass con un +81%, e -11,2% nei 10 mesi) e Ram (-3,3% il mese scorso, ma +3,7% da gennaio). Giù anche Maserati: -12,6% a ottobre, ma +17,6% dall'inizio del 2017.

La battuta d'arresto di Fca negli Usa, la più pesante da gennaio e peggiore rispetto alle stime (-11%), viene addebitata alla riduzione dei veicoli destinati al noleggio, allo scopo di privilegiare la redditività, e all'uscita di produzione di alcuni modelli. Resta il fatto che, all'interno del dato complessivo, si registra un -4% di vendite ai privati.

Da parte sua, il marchio Jeep beneficerà nei prossimi mesi del lancio del nuovo Wrangler, uno dei modelli icona, che sarà prodotto nello stabilimento di Toledo nel quale il gruppo ha investito 700 milioni di dollari. In gamma dovrebbe esserci anche una versione con motore ibrido. Il mercato americano è centrale per Fca, come ha dimostrato anche la terza trimestrale presentata il 24 ottobre: dei 26,4 miliardi di ricavi netti, 16,1 provengono dall'area Nafta, mentre l'Ebit adjusted Usa vale oltre 1,28 miliardi (merito - secondo il Lingotto - del favorevole mix di prodotto e di mercato, nonché delle efficienze sugli acquisti) sui complessivi 1,75 del gruppo nello stesso periodo. In Borsa Fca ha comunque guadagnato il 2,5% a 15,15 euro. Negli Usa, infine, si torna a parlare del futuro del Nafta, cioè dell'accordo commerciale tra Stati Uniti, Canada e Messico, che il presidente Donald Trump intende smantellare. I costruttori e i componentisti, attraverso le associazioni che li rappresentano, hanno nuovamente espresso forti preoccupazioni per l'impatto su occupazione ed economia di un eventuale divorzio forzato.

Nei giorni scorsi Trump ha proposto modifiche alle regole, giudicate insostenibili dalle Case auto, per chi produce fuori dai confini Usa

In pratica, almeno il 62,5% dei componenti di un veicolo realizzato in Messico o Canada deve provenire dagli Usa per poter evitare dazi.

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