Visco: «Rafforzate il capitale e agite sul costo del lavoro»

Per poter tornare a svolgere un ruolo di sostegno all'economia serve un «netto cambio di passo». Ignazio Visco dà la sveglia al sistema bancario italiano, stressato dalla crisi del debito e alle prese con margini di redditività ridotti rispetto al passato.
Pur se il contesto economico in cui gli istituti si trovano a operare non permette di ipotizzare un «significativo aumento dei proventi bancari», secondo il governatore di Bankitalia, intervenuto a un convegno della Fondazione Rosselli, ci sono comunque le condizioni per proseguire «nell'azione volta a recuperare redditività e a rafforzare il patrimonio». Come? «Con interventi incisivi sui costi, anche del lavoro». In pratica, altri tagli al personale. Dal 2000 il settore ha già prepensionato 42mila addetti, 15mila sono andati a ingrossare le fila degli esodati e per altri 20mila è prevista l'uscita entro il 2018. Intanto, i rapporti Abi-sindacati si sono fatti tesi dopo che l'associazione dei banchieri ha deciso di disdettare in anticipo il contratto di categoria che scadrà il 30 giugno 2014. A fine mese, i bancari incroceranno le braccia.
È però probabile che le banche riescano ad assicurare un maggior sostegno a famiglie e imprese. Ciò grazie a una minore esposizione nei Btp, resa possibile dal ritorno della fiducia degli investitori, all'equilibrio dei conti pubblici e alle riforme. C'è, però, un altro punto considerato cruciale dal numero uno di via Nazionale, anche in vista dell'Unione bancaria: l'intervento sulla governance. Un aggiustamento necessario «per assicurare una consapevole assunzione dei rischi, allocare correttamente il credito all'economia, gestire i conflitti di interesse, facilitare il rafforzamento del patrimonio».


Sotto tale profilo, le Fondazioni «devono evitare di interferire nella governance» e diversificare «i propri portafogli per ridurre la dipendenza dai risultati della banca di riferimento». E alle Popolari di maggiori dimensioni, Visco manda un messaggio chiaro: dovete trasformarvi in spa, così da «incentivare l'apporto di capitali» di nuovi soci e aumentare «il controllo sull'operato del management».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica