Debutto positivo a Wall Street per Zoetis, la divisione veterinaria di Pfizer, sbarcata ieri al New York Stock exchange nell'ambito dell'ipo maggiore da quella di Facebook nel maggio scorso. Il titolo, quotato con un prezzo di collocamento di 26 dollari per azione (al di sopra del range previsto tra 22 e 25 dollari), è subito balzata più del 20% in avvio, arrivando a 31,74 dollari per azione per poi chiudere a 31 dollari, in rialzo del 19,23% rispetto all'apertura. Pfizer, che ha raccolto sul mercato 2,2 miliardi di dollari, ha venduto 86,1 milioni di azioni, circa il 20% della propria partecipazione e manterrà dunque una quota dell'80%.
L'ipo e stata guidata da Jp Morgan Chase, Bank of America e Morgan Stanley. L'attenzione è molta: Zoetis, il cui sbarco in borsa arriva mentre il titolo di Pfizer si trova al massimo in cinque anni, è la maggiore società del settore veterinario quotata a Wall Street.
La società farmaceutica, fondata nel 1849 da due frtelli tedeschi trapiantati a New York, è la maggiore del settore per fatturato, con vendite per 61,2 miliardi di dollari, e anche sul fronte della ricerca con investimenti pari a circa 7 miliardi di dollari.
Ha un portafoglio prodotti ampio e diversificato, che comprende oltre 600 molecole. In Italia, Pfizer è presente fino dal lontano 1955 con due sedi, a Milano e Roma, e tre stabilimenti di produzione ad Ascoli Piceno, Aprilia e Catania.
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