Da Ecopass ai Navigli: ecco su cosa si decide

Ecopass, alberi, Expo, energia e Navigli. Sono questi gli argomenti dei 5 referendum sottoposti ai milanesi domani e lunedì. Le consultazioni cittadine sono state promosse da «Milano sì muove», un comitato bipartisan. Sia il sindaco Giuliano Pisapia sia l’ex sindaco Letizia Moratti hanno annunciato voto favorevole sui 5 quesiti. Eccoli: referendum su Ecopass (scheda marrone). Si chiede alla giunta di potenziare i mezzi pubblici, estendere Ecopass e pedonalizzare del centro. Il piano prevede l’allargamento progressivo dell’area del ticket (per tutti i veicoli, tranne i mezzi ecologici). Le ipotesi: un pedaggio di 5 euro per le auto e di 10 per i furgoni. Referendum su verde e alberi (scheda celeste). Si propone di «raddoppiare gli alberi e il verde pubblico e ridurre il consumo di suolo». Nell’ipotesi del secondo referendum bisogna «destinare almeno il 50 per cento delle grandi superfici oggetto di riqualificazione urbanistica a verde pubblico» e preservare «gli alberi e le aree verdi esistenti». Referendum sul Parco Expo (scheda lilla). Il terzo quesito referendario impegna l’amministrazione comunale di Milano a effettuare «tutte le azioni necessarie a garantire la conservazione integrale del parco agroalimentare che sarà realizzato sul sito expo e la sua connessione al sistema delle aree verdi e delle acque». Referendum sull’energia (scheda blu). Si impegna la giunta ad adottare un piano che riduca di «almeno il 20 per cento» le emissioni di gas responsabili dell’effetto serra. Gli interventi previsti: eliminazione delle caldaie a gasolio entro il 2015, la «promozione e la diffusione» del teleriscaldamento. Referendum sui navigli (scheda rosa). Il quinto referendum impegna la giunta a risistemare la Darsena «quale porto della città ed area ecologica» e a procedere «gradualmente alla riattivazione idraulica e paesaggistica del sistema dei Navigli milanesi sulla base di uno specifico percorso progettuale di fattibilità».
Le operazioni di voto si terranno dalle 8 alle 22 di domani e dalle 7 alle 15 di lunedì. Lo scrutinio avrà inizio lunedì subito dopo il completamento delle operazioni di votazione. All’elettore vengono consegnate per la votazione tante schede di colore diverso quante sono le richieste di referendum. Si vota tracciando sulla scheda con la matita un segno sulla risposta prescelta e, comunque, nel rettangolo che la contiene. Tracciando un segno sul «sì» l’elettore esprime il proprio assenso alla proposta di indirizzo; tracciando un segno sul “no” l’elettore esprime il proprio dissenso per la proposta di indirizzo.

Le proposte sottoposte a referendum consultivo di indirizzo sono approvate se conseguono (per ciascun quesito) la maggioranza dei voti validamente espressi, sempre che abbia preso parte al voto almeno il 30% degli aventi diritto. Qualora la proposta sottoposta a referendum sia stata approvata, l’organo comunale competente si pronuncia con votazione sull’oggetto della consultazione entro 60 giorni.

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