Cronaca locale

Ecopass o centro chiuso? Deciderà il referendum

Alla vigilia del vertice di maggioranza a Palazzo Marino che deciderà - o meglio dovrebbe decidere, vista la fumata nera agli stati generali di lunedì scorso - sul futuro di Ecopass, e delle deroghe per i diesel euro 4 e 5 senza filtro antiparticolato Letizia Moratti mette le mani avanti e sfida i «suoi» partiti. Le deroghe ai diesel? «Un sistema che va ripensato - spiega il sindaco senza troppi misteri -: le deroghe sono già state concesse più volte e sono un sistema che va ripensato». Sulla decisione della maggioranza pende la spada di Damocle della sentenza del Tar, attesa per l’8 giugno, che si pronuncerà sul ricorso presentato della mamme antismog. Meglio toglierle subito - il pensiero del sindaco - piuttosto che lasciare la decisione al tribunale amministrativo.
Ma anche sul referendum che deciderà sul destino di Ecopass la Moratti ha lanciato un messaggio, che suona come una sfida ai suoi: «Ecopass è stato studiato e condiviso dai partiti della maggioranza in seguito a un’analisi approfondita dell’ascolto dei cittadini che ci avevano indicato tra le priorità la sicurezza, il traffico e la lotta all’inquinamento e su quelle avevamo steso il programma elettorale: ora siamo in una fase in cui possiamo ascoltare nuovamente i cittadini, sulla base di ipotesi concrete che spieghino i benefici delle eventuali soluzioni, per definire il prossimo programma elettorale».
Tre le ipotesi sul piatto: chiusura del centro storico, targhe alterne e congestion charge. Sul provvedimento che prenderà il posto dell’Ecopass, però, il sindaco non si è voluto esprimere: «Non ho ipotesi preferite, sarebbe sbagliato per parte mia. Credo che una consultazione sia opportuna e che debbano essere analizzate diverse proposte. Poi c’è una maggioranza con me che decide, e sarà il vertice di maggioranza che stabilirà le modalità attraverso le quali progettare i nuovi passi per dare risposte concrete».


Il pensiero vola a quel secondo richiamo scritto arrivato dall’Unione europea per la mancanza di serie politiche per la lotta allo smog, responsabili dei 49 giorni di sforamento dei limiti di Pm10 dall’inizio dell’anno.

Commenti